MILANO (Reuters) - Resta praticamente invariato in ottobre l'ammontare delle sofferenze in pancia alle banche italiane, sia a livello lordo -- poco sotto quota 200 miliardi -- sia netto.
Secondo i dati contenuti nel supplemento 'Moneta e banche' diffuso oggi da Banca d'Italia, le sofferenze lorde ammontavano a fine ottobre a 198,602 miliardi di euro rispetto ai 198,922 miliardi di settembre, mentre quelle nette si sono attestate a 85,471 miliardi dagli 85,162 del mese precedente.
Su base annua le sofferenze segnano una flessione dell'1,0%, dopo il calo dell'1,7% di settembre. Correggendo il dato per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, le sofferenze segnano un tasso di crescita sui dodici mesi dell'11,7%, dopo il +12,1% di settembre.
Sul fronte del credito, i prestiti al settore privato (corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari) si confermano in aumento, dell'1,0% annuo in ottobre dopo il +0,9% di settembre; nel dettaglio, torna a crescere il credito alle imprese, +0,5% da -0,2% del mese precedente, mentre i prestiti alle famiglie confermano l'incremento dell'1,6% registrato a settembre.
Per quel che riguarda la raccolta, prosegue l'aumento dei depositi del settore privato, +3,2% su anno in ottobre dopo il +3,6% del mese precedente, mentre quella obbligazionaria continua a calare con un -9,0% dopo il -10,1% di settembre.
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