(Reuters) - Gli istituti di credito della zona euro dovrebbero richiedere e ottenere un importo netto pari a 22,8 miliardi di euro in occasione della seconda operazione Tltro della Banca centrale europea, il cui risultato sarà reso noto giovedì.
Lo dice un sondaggio Reuters.
Mirate a facilitare il flusso del credito all'economia reale, le 'targeted long term financial operation' della nuova serie hanno visto una domanda assai tiepida con la prima asta di giugno, fenomeno che dovrebbe ripetersi e acuirsi.
Le stime raccolte da Reuters tra gli operatori del mercato monetario oscillano in un range assai ampio -- da un minimo di 7,7 a un massimo di 50 miliardi.
Nell'asta di giugno le adesioni sono risultate pari a un totale di 399 miliardi, di cui però soltanto 31 miliardi in nuovi fondi.
Considerando che Francoforte è disposta a mettere a disposizione un importo complessivo fino a 1.600 miliardi, il livello della domanda è da considerarsi estremamente modesto.
"Lo spaccato per singoli Paesi sembra non essere molto diverso rispetto all'operazione precedente, anche se le banche portoghesi e irlandesi hanno entrambe relativamente ridotto la richiesta di fondi in proporzione ai propri asset", si legge in una nota degli analisti CA-CIB.
"Le condizioni di finanziamento restano ben lontane da una normalizzazione, ma le adesioni alla Tltro indicano un lieve miglioramento" aggiunge.
Nel corso degli ultimi mesi la concessione di credito al settore privato -- imprese e famiglie -- è aumentata, per quanto a ritmo modesto e certamente non sufficiente a far ripartire l'inflazione della zona euro, che si mantiene a un tasso annuo di poco superiore allo zero.
Con l'operazione settimanali odierna pronti contro termine, la Bce ha concesso 43,18 miliardi, importo leggermente superiore ai 41,58 miliardi di fondi in scadenza.