ROMA (Reuters) - Confcooperative, Federcasse e i tre gruppi bancari cooperativi, Iccrea Banca, Cassa Centrale Banca e Raffeisen, chiedono a governo e Parlamento di avviare i gruppi bancari cooperativi previsti dalla riforma del governo Renzi entro l'1 gennaio 2019, senza slittamenti.
Lo si legge in un comunicato congiunto dei cinque soggetti, coinvolti, che sottolinea come sia nell'"interesse di tutti, ed in particolare delle banche affiliate, dei soci, delle imprese e delle comunità territoriali, che la riforma parta nei tempi attualmente previsti dalla normativa".
La richiesta a governo e Parlamento è di confermare "la linea salvaguardata e valorizzata dalla riforma che tutela l’identità mutualistica, il ruolo e la capacità competitiva delle BCC, Casse Rurali e Raiffeisenkassen".
L'esecutivo di Matteo Renzi nel 2016 ha varato una legge che ha portato alla creazione di tre holding, Iccrea, Cassa centrale Banca e l'altoatesina Raiffeisen, a capo delle quasi 300 banche di credito cooperativo esistenti.
Nel corso del dibattito sul voto di fiducia al suo governo alla Camera, il premier Giuseppe Conte aveva manifestato l'intenzione di rivedere la disciplina sul credito cooperativo e le banche popolari.
In un'intervista a Reuters, il presidente della commissione Finanze del Senato, il leghista Alberto Bagnai, aveva invitato l'esecutivo a bloccare la riforma del credito cooperativo finché le regole europee continueranno a penalizzare le banche italiane.