MILANO, 21 luglio (Reuters) - Partenza con slancio a Piazza
Affari sulla spinta dei rialzi di Fiat, petroliferi, lusso ed
altri industriali.
Il contesto è positivo su tutte le piazze europee che
trovano spunti di incoraggiamento dalle trimestrali americane e
dai rialzi di Wall Street, malgrado le incertezze stamani della
borsa di Tokyo che ha terminato la seduta in leggero calo.
Alle 9,45 circa l'indice FTSE Mib <.FTMIB> è in rialzo
dell'1,5%, l'AllShare <.FTITLMS> dell'1,42%, mentre il Mid Cap
<.FTITMC> avanza dello 0,89%.
* In forte ascesa FIAT premiata dal mercato per i
risultati del trimestre decisamente migliori delle stime di
consensus, soprattutto a livello di trading profit. A spingere
le quotazionmi del titolo, in rialzo del 4,7% a 9,48 euro, sono
anche le dichiarazioni del gruppo sulla probabile revisione al
rialzo degli obiettivi 2010 in occasione dei dati del terzo
trimestre.
Il Cda del Lingotto ha inoltre approvato l'operazione di
spinoff seguendo il timing indicato ad aprile.
* Sulla scia, forte anche EXOR in progresso del
2,5%.
* Acquisti su ITALCEMENTI (+3,3%) mentre Il Sole
24 Ore parla di una rinegoziazione in corso con alcune banche di
un'operazione di rifinanziamento da 600 milioni di euro circa
che servirà a sostituire alcune linee in scadenza sia della
controllata francese Ciments Francais sia della
società italiana.
* Tonici anche i titoli del lusso con BULGARI e
LUXOTTICA in rialzo di oltre il 2%.
* In un settore bancario positivo MPS e POP MILANO
guadagnano rispettivamente l'1,7% e l'1,4% dopo
l'annuncio di ieri sera sull'intesa nel risparmio gestito.
* Guadagni contenuti tra le utility.
* Fuori dall'indice FTSE Mib da segnalare il rialzo di
L'ESPRESSO (+3,4%) ieri debole dopo i risultat iche
hanno mostrato un miglioramento di utile netto e margini.
* RISANAMENTO (-1,7%) prosegue la discesa avviata
ieri sulla notizia del sequestro da parte della polizia
tributaria di Milano dell'area Montecity-Rogoredo di proprietà
della Milano Santa Giulia spa. Il mercato teme che il gruppo
dovrà svalutare l'area o sarà costretta a costituire un fondo
rischi.