MILANO, 19 gennaio (Reuters) - Piazza Affari chiude in netto
ribasso con il resto d'Europa in un mercato fragile che perde
terreno dopo la perdita record comunicata da Royal Bank of
Scotland , il cui titolo crolla del 65%.
"E' un mercato vulnerabile, i titoli più colpiti sono quelli
per i quali si presumono situazioni critiche", dice un dealer.
L'indice S&P/MIB <.SPMIB> chiude in ribasso del 1,8%, il
Mibtel <.MIBTEL> dell'1,35% e l'All Star <.ALLST> dello 0,51%.
* Bancari sotto pressione sulla scia di Rbs. UNICREDIT
lascia sul terreno il 6,8%, seguita da BANCO POPOLARE
(-6,9%) e INTESA SANPAOLO (-3,8%).
* FIAT perde il 4,9% (Euro Stoxx -2,5%). La
notizia, che Fiat non ha voluto commentare, di trattative con
Chrysler non riesce a risollevare le sorti del titolo, che
chiude comunque sopra i minimi. Sulla società pesano i timori
sul debito e sul rischio di bruciare cash a causa delle
difficoltà del mercato auto. Settimana scorsa Moody's ha messo
il rating sotto osservazione con outlook negativo. Un eventuale
downgrade porterebbe il rating a livello "junk".
* TELECOM ITALIA è la migliore dell'indice (+3,3%
con un Euro Stoxx in rialzo del dello 0,7%) grazie ai prezzi
contenuti del titolo, in un mercato che guarda alla possibilità
di operazioni straordinarie. Resta aperta l'ipotesi di spin off
della rete, che potrebbe essere acquistata in parte dalla Cassa
Depositi e Prestiti, sulla quale c'è consenso politico.
* ENEL sale dell'1,6%. Oggi le indiscrezioni
stampa, che la società non commenta, per cui un pool di banche
con capofila Mediobanca avrebbe messo a disposizione 7 miliardi
per l'acquisto del 25% di Endesa da Acciona. La notizia
metterebbe fine "a una vicenda che si trascina da un po'"
consentendo al mercato di guardare con ancora maggiore
tranquillità al dividendo.
* PARMALAT sale del 2,1%. Una fonte vicina alla
situazione ha smentito l'interesse del gruppo per le attività
dell'australiana Goodman Fielder , notizia stampa del
week end. Un operatore sottolinea come il ritorno a una
strategia di acquisizioni potrebbe essere un segnale positivo
della società.