MILANO, 19 gennaio (Reuters) - Piazza Affari lima i rialzi a
metà di una seduta che gli operatori giudicano incolore complice
la chiusura dei mercati Usa per il Martin Luther King Day.
Il nuovo piano di salvataggio delle banche messo in campo
dal governo britannico non basta a ridare fiducia al comparto,
il cui Stoxx europeo <.SX7P> perde oltre il 3% appesantito dal
crollo di di Royal Bank of Scotland (-42%).
Buon denaro invece su media <.SXMP> e utilities <.SX6P> con
gli indici di settore che avanzano del 3% circa.
Il Mibtel <.MIBTEL> sale dell'1,26% mentre l'All Star
guadagna l'1,13% <.ALLST>.
Il mercato ha assorbito senza scossoni le stime della
Commissione europea, le cui proiezioni hanno confermato l'attesa
di una dura recessione per il blocco dell'euro quest'anno.
* In testa all'S&P/Mib ENEL sale del 3,6%, sullo
sfondo di un comparto che in Europa guadagna il 2%. Secondo un
trader i titoli beneficia delle indiscrezioni stampa, che la
società non commenta, per cui un pool di banche con capofila
Mediobanca avrebbe messo a disposizione 7 miliardi per
l'acquisto del 25% di Endesa da Acciona. La notizia metterebbe
fine "a una vicenda che si trascina da un po'" consentendo al
mercato di guardare con ancora maggiore tranquillità al
dividendo.
* PARMALAT riduce i rialzi al 3% dopo essere
arrivata a +5% su volumi pari a 1,2 volte la media giornaliera.
Una fonte vicina alla situazione ha smentito l'interesse del
gruppo per le attività dell'australiana Goodman Fielder
, notizia stampa del week end. Un operatore sottolinea
come il ritorno a una strategia di acquisizioni sarebbe positivo
per un titolo che "trattava esclusivamente sulle cause legali".
* Avanza ancora PRYSMIAN (+2,2%) dopo un balzo del
10,7% venerdì. Secondo un trader a far scattare le ricoperture
sono stati i giudizi positivi dei broker. L'ultimo è arrivato
oggi da Intermonte che promuove il titolo a "outperform"
simulando impatti positivi sull'Ebitda dagli investimenti nelle
reti di trasmissione elettrica previsti dai piani di intervento
di alcuni governi.
* Più 3% per TELECOM ITALIA , che secondo la stampa
potrebbe cedere le frequenze nazionali. Governo e Parlamento
sono inoltre concordi nel favorire lo scorporo della rete di
linea fissa. "Si è riacceso un filo di interesse sui telefonici
in Europa", commenta un trader.
* Cedono alla lettera alcuni titoli bancari sull'onda della
debolezza del settore in Europa: UNICREDIT cede il
2,4%, UBI il 2%. Particolarmente debole (-3,6%) BANCO
POPOLARE che soffre delle indiscrezioni stampa sullo
slittamento della cessione all'imprenditore Giuseppe Rotelli
della quota del 5,95% in RCS . "Se lo ritrovano sul
groppone, questo non è mercato per i venditori", commenta un
trader, avanzando dubbi sulla possibilità che un pacchetto possa
essere ceduto già ora e l'altro nel 2011.
* FIAT (-1,5%) non reagisce alle dichiarazioni
dell'AD Sergio Marchionne per cui un ritorno del mercato alla
normalità entro fine 2009 consentirebbe al gruppo di confermare
gli obiettivi 2010.
* Scende dell'1,7% BUZZI UNICEM dopo la bocciatura
a "hold" da "buy" da parte di Citigroup e la riduzione del
target price a 10 da 10,8 euro da parte di Ubs.
* In coda all'S&P/Mib FASTWEB che perde oltre il 4%
scivolando sotto i 20 euro dopo la rottura di una linea di
supporto.
* Tra i minori si segnala la performance della JUVENTUES
che sale del 4% dopo che la sconfitta dell'Inter a
Bergamo ha ridotto la distanza della squadra torinese dalla
capolista.
* IPI si porta in positivo recuperando una
flessione del 5%. Marconi 2000 ha interrotto le trattative con
BANCA INTERMOBILIARE per l'acquisto del 29% di Ipi.