--------------------------------------------------------------- INDICE ORE 8,50 VAR% CHIUSURA 2008 MS A-P exJ <.MIAPJ0000PUS> 357,42 +1,53 247,35 HONG KONG <.HSI> 20.405,42 +2,26 14.387,48 SINGAPORE <.FTSTI> 2.561,89 +1,55 1.761,56 TAIWAN <.TWII> 6.733,23 -0,82 4.591,22 SEOUL <.KS11> 1.576,39 +1,97 1.124,47 SHANGHAI COMP <.SSEC> 2.909,87 +4,46 1.820,80 SYDNEY <.AXJO> 4.377,50 +0,08 3.722,30 INDIA <.BSESN> 15.097,92 +1,95 9.647,31 ----------------------------------------------------------------
MILANO, 20 agosto (Reuters) - Le borse asiatiche rimbalzano con decisione dopo la brutta giornata di ieri, con gli indici che guadagnano ben oltre il punto percentuale e nel caso di Shanghai arrivano a superare i quattro.
E' proprio dalla Cina che sembra provenire l'energia per il rally odierno, così come da lì sono venuti i timori nei giorni scorsi. La notizia che il mercato cinese attendeva è arrivata: il regolatore del mercato azionario ha approvato la costituzione di nuovi mutual funds che opereranno in modo da contribuire a stabilizzare il mercato, che da quando ha segnato il massimo di 14 mesi all'inizio di agosto ha poi perso quasi il 20%.
Il mercato resta comunque volatile, essendo gli operatori in attesa di capire se la correzione sia stata sufficiente o se ci sia ancora spazio per un sostanzioso arretramento.
Il fatto che l'azionario cinese stia avendo una tale influenza sul resto della regione mostra, secondo Patrick Bennet, strategist sul forex asiatico per Société Générale a Hong Kong, quanto nervosi siano gli investitori sull'outlook globale.
"Il fatto che ciò possa accadere ci dice molto sulla fragilità delle speranze", osserva Bennet.
Intorno alle 8,30 l'indice MSCI <.MIAPJOOOOPUS>, che esclude il Giappone, sale dell'1,53%. Alle 8,00 italiane, l'indice Nikkei <.N225> ha chiuso in rialzo dell'1,76%.
Ancora una volta tutti guardano a SHANGHAI. La piazza cinese risale oggi con altrettanta enfasi rispetto alla caduta di ieri, spinta dai titoli energetici che ritrovano slancio grazie alle quotazioni in ripresa del greggio. Spiccano tra questi il +6% di PetroChina <601857.SS> e il +5,5% di Yangtze Power <600900.SS>%.
"Non possiamo pensare però che il rally di un giorno significhi un rimbalzo adeguato dal punto di vista degli investitori", avvisa Wu Nan, analyst di Xiangcai Securities a Shanghai. "Ci vuole tempo perché la fiducia sia davvero ristabilita".
Bene anche HONG KONG, che oscilla tra i due e i tre punti percentuali di guadagno. Gli analisti considerano un buon segno il fatto che ieri, nella giornata del grande sell-off, i volumi su questa piazza siano rimasti tutto sommato su livelli modesti, intorno ai 65 miliardi di dollari di Hong Kong contro una media giornaliera nelle prime due settimane del mese di 80 miliardi. Significa, spiegano, che non c'è stato panico. Il mercato oggi è saldamente ancorato ai rialzi dei bancari. Icbc <1398.HK>, la prima banca al mondo per capitalizzazione, guadagna l'1,3%. Bene anche il produttore di macchinari industriali Harbin Power <1133.HK>, che guida la lista dei guadagni nell'indice Hang Seng <.HSI> con il suo +6,8%.
Si stacca dal tono positivo solo TAIPEI, ancora una volta per ragioni più legate al clima politico che a quello economico. L'indice Taiex <.TWII> chiude al minimo delle ultime 5 settimane a causa del perdurare dell'incertezza sul fronte governativo. "Fattori polici hanno spinto gli investitori ad abbandonare il mercato taiwanese", osserva Alan Tseng, vicepresidente di Capital Securities.
Cade Chinatrust <2891.TW>, che cede quasi il 4% sulla
notizia che si tirerà fuori dalla corsa per la filiale
assicurativa locale del gigante americano Aig