A cura di Laura Sánchez
Investing.com - Mercati europei deboli dopo l'assenza di nuove notizie sulle relazioni commerciali USA-Cina e, soprattutto, vista la "storia infinita" del caotico processo della Brexit.
Ieri, il primo ministro britannico Theresa May ha accettato per la prima volta la possibilità di un ritardo nella data della Brexit, un ritardo che, secondo gli analisti di Link Securities, in linea di principio non andrà oltre giugno. "La strategia di May è quella di lasciare questa decisione o quella di una possibile “Brexit senza accordo” nelle mani dei membri del Parlamento britannico, ovvero coloro che dovranno decidere tra le due proposte, se respingere prima il piano B di May", hanno commentato questi esperti.
"Questa possibilità ha indotto gli investitori a scegliere di mantenere un'esposizione ridotta alle azioni della regione fino a quando non sarà chiarito il processo di uscita del Regno Unito dall'Unione europea. Nel mercato dei cambi si è rafforzata la sterlina inglese, che ha penalizzato l'andamento dell'indice britannico FTSE 100, un indice in cui il peso delle imprese impegnate nelle esportazioni è molto elevato", aggiungono.
3 opzioni in 3 giorni
Così, ci sono 3 opzioni possibili: il 12 marzo sarà votata l'uscita nell'ambito dell'accordo raggiunto dal governo con l'Unione europea (respinto già a gennaio). In caso di insuccesso, il 13 marzo verrà chiesto se i deputati al Parlamento europeo desiderano andarsene senza accordo. Se l'opzione "hard Brexit" viene respinta il giorno successivo (14 marzo), sarà votata una proroga del termine. "Per effettuare questo ritardo nella data di partenza, Theresa May chiede al Parlamento britannico l'autorizzazione a chiedere una proroga dell'articolo 50 del trattato di Roma", ha commentato Bankinter (MC:BKT).
Se la proposta di rinvio andrà avanti, "questo eviterebbe lo scenario peggiore di un'uscita senza accordo il 29 marzo, anche se non sappiamo per quanto tempo, con attenzione ad un possibile conflitto temporaneo con le elezioni europee", avvertono in Renta 4.
Il fantasma del referendum
Inoltre, questi analisti avvertono che il mercato sarà anche in attesa "se il partito laburista riescirà a portare avanti la sua intenzione di tenere un secondo referendum”.
José Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets, sottolinea che "la sterlina continua ad essere seguita da tutti, a causa della possibilità che un rinvio della Brexit si faccia molto seriamente. Non dimentichiamo che il leader dell'opposizione sta chiaramente cominciando a sostenere un secondo referendum . L'Unione europea non ha intenzione di porre problemi per il rinvio”.
Reazione della Banca d'Inghilterra
Come annunciato ieri dalla Banca d'Inghilterra (BoE), l'istituzione modificherà temporaneamente i suoi strumenti per garantire la liquidità sui mercati durante i giorni o le settimane che durano l'effettiva uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, prevista per il 29 marzo.
"In questo modo, la BoE intende aumentare la frequenza delle operazioni di mercato aperto esistenti con aste di liquidità a lungo termine (ILTRs). Questa eccezione mira a ridurre l'impatto della Brexit sui mercati e sarà prorogata nelle settimane successive alla data prevista di uscita dall'UE. Così, e secondo la BoE, questo cambiamento sarà attuato nel mese di marzo e si estenderà fino alla fine di aprile", conferma Link Securities.