Investing.com - Mercati europei in verde, dopo alcuni giorni di intense notizie provenienti dal Regno Unito. Il Ftse Mib cresce dello 0,75%, mentre il Dax, il Cac 40 e il Ftse 100 aggiungono oltre l’1%.
Gli analisti non sanno quanto durerà questo momento positivo sui mercati azionari del Vecchio Continente, in quanto sono attesi 2 giorni chiave dell'agenda della borsa: lunedì prossimo, 21 gennaio, conosceremo la nuova proposta di May, e il 29 gennaio la parole spetterà di nuovo al Parlamento britannico esprimersi sul programma preparato dalla Premier britannica.
"Non sappiamo se il primo ministro, Theresa May, sarà in grado di presentare una proposta congiunta con i partiti dell'opposizione, cosa che sembra complicata soprattutto dopo che ieri il leader Labor, Jeremy Corbyn, aveva dichiarato che non si siederà al tavolo con May fino a quando lei non toglierà dai punti da discutere la possibilità di una Brexit senza accordo", hanno commentato in Link Securities.
Secondo questi esperti, "tutto sembra indicare che il caos politico continuerà per il momento nel Regno Unito, mentre un numero sempre maggiore di gruppi imprenditoriali europei sta alzando la loro voce, avvertendo dell'impatto negativo sulle loro imprese e sull'economia della regione di un'uscita non concordata dal Regno Unito dall'Unione europea".
Gli analisti di Banca March sottolineano, inoltre, che "Corbyn chiede anche la ripetizione delle elezioni, uno scenario escluso da May, e propone la possibilità di un nuovo referendum. Bruxelles, nel frattempo, attende l'eventuale richiesta del Regno Unito di una proroga del termine di negoziato ai sensi dell'articolo 50, che richiederebbe l'unanimità dei partner comunitari”.
Dove investire?
Secondo Leigh Himsworth, gestore di fondi azionari di Fidelity, "le implicazioni per gli investitori sono numerose. Le azioni sono negoziate a prezzi molto interessanti dopo le cadute che abbiamo visto sui mercati durante l'ultimo trimestre del 2018. Il fattore Brexit rende anche il Regno Unito ancora più attraente e suggerisce che sarebbe saggio investire in azioni britanniche dove esiste una società simile all'estero, come BP contro Total o una banca britannica rispetto ad una banca di un altro paese. A mio parere, c'è poco che può sostituire l'equilibrio in un portafoglio, e forse una buona esposizione ai rendimenti dei dividendi e alla crescita a lungo termine, e che può anche fornire protezione contro gli sviluppi politici”.
Secondo questo esperto, "per quanto paradossale possa sembrare, una Brexit senza un accordo, anche se molto negativa a breve termine, darebbe alle aziende la certezza che desiderano, in quanto verranno a conoscenza di quali dazi devono affrontare o quali norme regolano l'assunzione del personale, potrebbero almeno prendere decisioni. Continuare a prolungare questa situazione è positivo per pochissime persone al di là dei parlamentari e dei legislatori".
In questo contesto, la sterlina si è apprezzata da ieri verso l'euro, a 0,879 questa mattina.