MILANO (Reuters) - Il secondario italiano è debole a metà mattina, in un mercato post-festivo dai volumi sottili che aspetta di avere nuove indicazioni questo pomeriggio sul fronte occupazionale Usa, in un contesto in cui sembra allontanarsi un eventuale taglio dei tassi da parte della Fed.
** Intorno alle 11 il differenziale di rendimento Italia-Germania sul tratto decennale scambia a 252 punti base, da 253 in apertura stamani e in chiusura ieri <IT10DE10=TWEB>. Alla stessa ora, il tasso del decennale di riferimento vale 2,56%, da 2,55% di questa mattina e del finale di seduta di ieri <IT10YT=TWEB>.
** "Il mercato è molto tranquillo, in questa settimana inframezzata da festa. Credo che per un po' sarà così, almeno fino a quando non si arriverà più a ridosso del voto europeo, quando potrebbero riemergere una serie di tensioni, senza dimenticare anche l'incertezza legata allo stallo sulla Brexit", commenta un dealer. "Oggi guardiamo ai dati Usa e alla Fed, ma non credo che ci saranno grosse reazioni da parte del Btp", aggiunge.
** Le attese degli analisti sono di 185.000 nuovi posti di lavoro in aprile con un tasso di disoccupazione fermo al 3,8% [nL1N22E1H0], dopo che ieri la produttività del primo trimestre ha fatto registrare il tasso di crescita più veloce in oltre quattro anni, mentre si è depresso il costo del lavoro. Secondo il numero uno Fed, Jerome Powell, il raffreddamento dei prezzi Usa è dovuto a motivi transitori e presto l'inflazione tornerà al target previsto del 2%.
** Occhi anche su una serie di interventi -- ben otto -- previsti in giornata da parte di altri membri autorevoli della Fed tra cui il presidente della sede di New York John Williams e il vice Richard Clarida.
** Sul fronte europeo, la stima flash sull'inflazione ad aprile è risultata poco sopra le attese a 1,7% su anno.
** Restano sullo sfondo le tensioni nel governo dopo che ieri il premier Giuseppe Conte ha annunciato che al prossimo Consiglio dei ministri proporrà le dimissioni del sottosegretario leghista Armando Siri indagato per corruzione. Il vicepremier Matteo Salvini chiede spiegazioni mentre il pentastellato Luigi Di Maio dichiara che non si tratta di una vittoria e invita il Carroccio a non aprire una crisi di governo.