ROMA (Reuters) - A metà mattina il secondario italiano è poco mosso, in un mercato lievemente debole in cui domina la cautela in vista del voto cruciale del Parlamento britannico sulla Brexit, atteso in serata.
Attorno alle 12, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 247 punti dai 250 del finale di seduta di ieri. Il tasso del decennale è sostanzialmente stabile in area 2,55%.
"Prosegue il movimento verso il basso sulle prese di beneficio seguite al rally innescato dal cambio di guidance della Bce la settimana scorsa. Al netto del voto di stasera sulla Brexit, questo resta il tema centrale", commenta un trader italiano, osservando che i rendimenti sono in rialzo su tutte le scadenze della curva.
Il primo ministro inglese Theresa May affronta stasera il voto del Parlamento, dopo aver ottenuto ieri a Strasburgo alcuni miglioramenti all'accordo negoziato con l'Ue in vista dell'uscita del 29 marzo. Diversi analisti si attendono una sconfitta più contenuta rispetto alla disfatta del 15 gennaio scorso, quando nel primo voto la leader conservatrice andò sotto di 230 preferenze. Ing in una nota prevede 50-100 voti di scarto a suo sfavore.
"Su Brexit si va verso una distensione, ma il mercato resta prudente. Credo che il Btp in ogni caso registrerà reazioni poco significative comunque vada il voto, mentre il Bund, che si muove di più su questo risk off, potrebbe spostarsi maggiormente", aggiunge lo stesso operatore, sottolineando che l'andamento del Bund è più pesante rispetto al Btp questa mattina.
Restano temporaneamente sullo sfondo, dopo l'accordo sulla Tav, i timori legati ad una crisi di governo che al momento appare scongiurata in vista delle Europee di maggio. "Si guarda più al fronte macro, con l'Italia in recessione tecnica dopo due trimestri a crescita congiunturale negativa, anche se ci si attende riparo dalla Bce, dopo le rassicurazioni dovish di Draghi", osserva una strategist.
L'asta sul Bot annuale ha visto stamani il rendimento scendere a 0,060% da 0,181% a metà febbraio, collocandosi al minimo da maggio 2018. E c'è attesa per i 6,25-7,75 miliardi di titoli messi a disposizione domani dal Tesoro, con l'attenzione in particolare sul nuovo Btp luglio 22.
"Domani il Tesoro porta in asta un quantitativo di titoli a medio-lungo piuttosto cospicuo, il più alto dal maggio scorso", constatata il primo operatore. "E' la prima volta da quando a Palazzo Chigi c'è l'esecutivo giallo-verde che l'offerta è così forte. E' un segnale di fiducia, innescato anche dall'ottima accoglienza riservata nelle ultime aste ai titoli a 15 e 30 anni che conferma l'appetito degli investitori per la carta dei paesi periferici".