ROMA (Reuters) - A metà mattina la carta italiana è in territorio negativo in una seduta con volumi molto bassi, dopo i forti acquisti di venerdì sull'obbligazionario seguiti a dati Pmi deboli da Eurozona e Stati Uniti, mentre stamani dalla Germania l'indice Ifo sulla fiducia è andato meglio delle attese.
Attorno alle 10,40 il differenziale sul rendimento tra Italia e Germania sul tratto decennale si è ristretto a 247 punti base, in linea con la chiusura di venerdì, da quota 250 registrata in avvio stamani. Il tasso del decennale è in area 2,465% dopo aver aperto a 2,49%; venerdì aveva chiuso a 2,46%. Il rendimento del benchmark decennale tedesco scambia a -0,001%.
"Con il forte 'repricing' di venerdì l'Italia ha avuto più difficoltà dei Paesi 'core', comunque alla fine ha tenuto abbastanza", dice un trader, spiegando che da noi "la parte breve della curva anche oggi è sotto pressione. In più c'è l'annuncio delle aste: le ultime sono state abbastanza copiose, vediamo come saranno queste. Presto potrebbe anche esserci l'annuncio di un nuovo Btp Italia".
Il Tesoro a mercati chiusi annuncia tipologia e quantitativi di Btp e Ccteu in asta il 28 marzo.
"Stiamo ancora metabolizzando i dati di venerdì, ma l'Ifo di oggi che va in direzione opposta dovrebbe creare un movimento di rientro", commenta un altro trader. "C'è ricerca di rendimento, quindi sui mercati 'core' si va su parti molto lunghe perché ormai la parte 10 anni tedesca è negativa". Per quanto riguarda l'annuncio delle aste, "mette un po' di pressione ma non più di tanto".
L'indice tedesco Ifo sulla fiducia delle imprese a marzo è salito a 99,6 da 98,7 del mese precedente; le attese erano a 98,5.
Dati macro deboli venerdì hanno alimentato le scommesse che un rallentamento dell'economia possa preludere a mosse espansive da parte della Bce, dopo che la Fed la settimana scorsa ha deciso di congelare il rialzo dei tassi per quest'anno.
Venerdì il tasso del Bund a dieci anni è sceso sotto lo zero per la prima volta dal 2016. Anche negli Stati Uniti, dopo la pubblicazione del Pmi, il rendimento del decennale è arrivato a toccare quota 2,47%, livello inferiore al rendimento dei titoli a 3 mesi, con un'inversione della curva dei rendimenti a cui non si assisteva dal 2007, un'anomalia che storicamente si verifica prima delle recessioni.
Ancora incertezza sul fronte Brexit. In settimana Theresa May cercherà di far approvare l'accordo che ha raggiunto con l'Ue, già bocciato due volte dal Parlamento britannico, mentre si parla di possibili dimissioni della premier.