ROMA (Reuters) - Nella seconda parte della mattinata la carta italiana scambia in territorio positivo, anche se il recupero su Bund si riduce rispetto all'avvio. Metabolizzata anche se in ampia parte scontata, la decisione di S&P di non intervenire sul rating sovrano dell'Italia lascia spazio all'aggiustamento di posizioni alla vigilia dell'asta a medio-lungo di fine mese.
Attorno alle 11,40, la forbice tra i tassi Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 258 punti base, rispetto ai 256 in avvio e ai 261 del finale di seduta di venerdì. Il tasso del decennale è in area 2,58% da 2,55% in avvio e 2,59% dell'ultima chiusura. Il rendimento del benchmark decennale tedesco è indicato a -0,006%.
"Non c'è niente di nuovo, con S&P è andata come previsto. Del resto non è un giudizio lusinghiero quello dell'agenzia di rating: per un downgrade manca poco", commenta un operatore.
S&P ha confermato venerdì sera il rating sovrano italiano a 'BBB' -- due gradini oltre il livello 'non investment grade' -- con outlook negativo. Commentando la decisione, l'agenzia Usa fa tra l'altro riferimento alla "marcia indietro sulle riforme e la volatilità della domanda estera" che hanno spinto l'economia alla recessione e determinato una risalita del debito pubblico.
Al prossimo appuntamento, a fine ottobre, potrebbe arrivare un downgrade in caso di ulteriore deterioramento sul fronte della crescita ma soprattutto dei conti pubblici.
Domani il Tesoro offre un importo compreso tra 5,25 e 6,5 miliardi di euro nelle aste a medio e lungo termine. Nel dettaglio, la terza tranche del Btp 5 anni luglio 2024 cedola 1,75% verrà riaperta per 2/2,5 miliardi, la quinta riapertura del Btp decennale agosto 2029 3% per 2,5/3 miliardi, e la settima del CctEu gennaio 2025 per 750 milioni/un miliardo.