ROMA (Reuters) - Se per il 2018 ci sarà bisogno di una manovra correttiva, l'Italia sarà nelle condizioni di farla.
Lo ha detto la sottosegretaria all'Economia Laura Castelli, parlando questa mattina ad Agorà Estate su Rai Tre.
Alla domanda riguardante la necessità di una correzione dei conti per quest'anno, l'esponente del Movimento 5 Stelle ha risposto: "Non lo so...perché la verità è che pare di sì, ma ancora non ci sono delle informazioni così chiare. Se ci sarà la necessità di fare una manovra correttiva noi ovviamente saremo in grado di farla".
Lo scorso 22 giugno, arrivando al Consiglio Ecofin in Lussemburgo, il ministro dell'Economia Giovanni Tria aveva detto che l'Italia avrebbe provato a rispettare l'impegno a ridurre l'indebitamento strutturale dello 0.3% del Pil, ma che la Commissione Ue era consapevole di possibili deviazioni causate dalla congiuntura meno favorevole.
Castelli ha anche parlato del decreto dignità. L'adozione da parte del Consiglio dei ministri del provvedimento voluto da Luigi Di Maio è slittata.
"Non è stato stoppato. Si tratta semplicemente del fatto che la macchina ha i suoi tempi. La volontà politica è chiara e netta", ha detto la sottosegretaria. Che poi ha assicurato: "In questi giorni si stanno chiudendo tutti i dettagli. Noi siamo appena entrati in questi ministeri, c'è un modo di lavorare da oliare. Abbiamo la volontà di chiuderlo in fretta".
Il decreto riguarda la semplificazione burocratica per le imprese, misure contro le delocalizzazioni all'estero di aziende, la lotta alla precarietà con la riduzione del rinnovo dei contratti a tempo determinato e l'introduzione di garanzie per nuove categorie di lavoratori, l'abolizione della pubblicità per il gioco d'azzardo.