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Il dollaro continua a salire dopo i commenti di Draghi ed i dati USA

Pubblicato 22.10.2015, 15:01
© Reuters.  Dollaro ancora su contro i rivali dopo i commenti della BCE
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Investing.com - Il dollaro continua a salire contro le altre principali valute questo giovedì, dopo i commenti del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ed i dati che hanno mostrato che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione USA sono aumentate meno del previsto la scorsa settimana.

Il dollaro schizza contro l’euro, con la coppia EUR/USD che crolla dell’1,33% al minimo di tre settimane di 1,1188.

Sulla moneta unica hanno pesato le dichiarazioni del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi secondo cui la banca centrale dovrà “riesaminare” la politica monetaria a dicembre, alludendo alla possibilità di ulteriori misure di stimolo.

Intervenendo alla conferenza stampa mensile della BCE, Draghi ha spiegato che il programma di allentamento monetario della BCE andrà avanti fino al 2016 ed anche oltre se necessario.

Draghi ha aggiunto che sono emersi rischi ribassisti per le previsioni di crescita ed inflazione nella zona euro.

I commenti hanno seguito la decisione della BCE di mantenere il tasso di interesse di riferimento al minimo storico dello 0,5%, in linea con le aspettative.

Negli Stati Uniti, il Dipartimento per il Commercio ha reso noto che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione è salito di 3.000 unità a 259.000 la scorsa settimana. Gli analisti avevano previsto un aumento di 9.000 unità a 265.000 dal totale della settimana precedente di 256.000 unità.

Il dollaro è stabile contro lo yen, con la coppia USD/JPY a 119,99.

Intanto, il dollaro scende contro la sterlina, con la coppia GBP/USD su dello 0,16% a 1,5446, ed è in salita contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF su dello 0,93% a 0,9684.

L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico stamane ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono schizzate dell’1,9% il mese scorso, ben al di sopra delle aspettative di un aumento dello 0,3%.

Su base annua, le vendite al dettaglio sono salite al tasso annuo del 6,5% a settembre, al di sopra del previsto aumento del 4,8%.

Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili, hanno visto un aumento dello 1,7% il mese scorso, ben al di sopra dello 0,3% previsto.

I dati hanno seguito le dichiarazioni di ieri del Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney, che ha parlato dei pericoli dell’essere membri dell’Unione Europea, mentre il paese si prepara al referendum per decidere se restare nel mercato unico.

I commenti hanno scatenato i timori per il referendum promesso da David Cameron entro la fine del 2017, referendum che potrebbe davvero portare il Regno Unito ad uscire dall’UE.

Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,23% a 0,7195 ed il cambio NZD/USD in salita dello 0,74% a 0,6756.

Intanto, il cambio USD/CAD è pressoché invariato a 1,3137 dopo le dichiarazioni di Statistics Canada secondo cui le vendite al dettaglio sono salite dello 0,5% ad agosto, ben al di sopra dello 0,1% previsto e dopo l’aumento rivisto dello 0,6% il mese precedente.

Le vendite al dettaglio core, che escludono le automobili, sono rimaste stabili il mese scorso, contro le aspettative di una crescita dello 0,1% e dopo l’incremento dello 0,1% di agosto.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,86% a 95,97, il massimo dal 6 ottobre.

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