Investing.com - I futures del greggio USA scendono questo venerdì mentre continuano a pesare i timori per l’eccesso di scorte e gli investitori restano cauti in attesa della pubblicazione dei dati sull’occupazione USA previsti nel corso della giornata.
I futures del greggio USA con consegna a maggio si attestano a 37,55 dollari al barile, il minimo dal 16 marzo, con un crollo del 2,06%.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il contratto di giugno del Brent crolla dell’1,81% a 39,60 dollari al barile.
Sul prezzo del greggio pesano i dati rilasciati all’inizio della settimana dalla U.S. Energy Information Administration secondo cui le scorte di greggio sono aumentate di 2,3 milioni di barili la scorsa settimana segnando il massimo storico di 534,8 milioni di barili, scatenando i timori per l’eccesso di scorte nazionali.
Sul greggio pesa inoltre il breve rafforzamento di questa mattina del dollaro. Gli investitori seguiranno da vicino i dati statunitensi sull’occupazione non agricola e la disoccupazione nel corso della giornata per avere ulteriori informazioni sulla forza del mercato del lavoro.
Ieri, il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 26 marzo ha segnato un incremento di 11.000 unità a 276.000 dal totale della settimana precedente di 265.000 unità. Gli analisti avevano previsto che il numero restasse invariato a 265.000 unità la scorsa settimana.
Intanto, la preoccupazione per l’indebolimento economico in Cina si è ridotta dopo i dati hanno rivelato che l’attività del settore manifatturiero in Cina a marzo è tornata in territorio positivo per la prima volta da agosto.
L’indice ufficiale dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese è salito a 50,2 a marzo da 49,0 del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un aumento a 49,3 il mese scorso.
L’indice PMI di Caixin per il settore manifatturiero è salito a 49,7 a marzo da 48,0 di febbraio, superando le aspettative di una lettura pari a 48,2.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di greggio.