Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 19 settembre:
1. Vertice della Fed alle porte
La Fed non dovrebbe intervenire sui tassi di interesse mercoledì a conclusione dei due giorni di vertice sulla politica monetaria, alle 14:00 ET (18:00 GMT).
La Presidente della Fed Janet Yellen terrà l’attesissima conferenza stampa 30 minuti dopo la pubblicazione della dichiarazione della Fed, conferenza che sarà seguita con particolare attenzione dagli investitori per avere indicazioni sull’economia o sui futuri aumenti dei tassi.
La banca centrale rilascerà le ultime previsioni sulla crescita economica ed i tassi di interesse.
I mercati prevedono una probabilità del 15% di un aumento dei tassi questa settimana, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com. Le possibilità di un aumento dei tassi a dicembre sono invece pari al 54%.
2. Occhi puntati sulla Banca del Giappone
L’ultima decisione sui tassi della Banca del Giappone è attesa negli scambi asiatici di mercoledì. La BoJ pubblicherà la dichiarazione sulla politica monetaria che comprenderà una valutazione comprensiva sulla politica economica.
Il Governatore della banca centrale Haruhiko Kuroda terrà una conferenza stampa subito dopo per discutere della decisione.
Ci si aspetta un nuovo taglio dei tassi di interesse, che scenderanno ancor di più in territorio negativo, delle modifiche al programma di acquisti di stimolo o nuove regole sulla durata delle obbligazioni che acquisterà sul mercato dei bond.
La BoJ ha già adottato i tassi di interesse negativi e sta immettendo sul mercato 80 mila miliardi di yen (750 miliardi di dollari) l’anno per stimolare l’inflazione dopo decenni di deflazione ed impasse della crescita, tuttavia le aspettative sull’inflazione sembrano restare deboli.
3. Impennata del greggio tra le voci su un congelamento della produzione e gli scontri in Libia
Il prezzo del greggio segna un’impennata questo lunedì, mentre i traders continuano a monitorare gli sviluppi in vista del vertice informale tra i principali produttori in agenda a fine mese.
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ieri ha dichiarato che i paesi OPEC e non-OPEC sono “vicini” al raggiungimento di un accordo per stabilizzare il mercato del greggio e che secondo lui tale accordo potrebbe essere annunciato questo mese.
Le notizie sugli scontri nelle vicinanze dei porti petroliferi libici hanno supportato ulteriormente i guadagni. Le forze libiche orientali hanno reso noto di aver ripreso il controllo di due porti dove ieri la fazione nemica aveva lanciato un contrattacco, impadronendosi momentaneamente di un terminal.
Il Brent schizza di 55 centesimi, o dell’1,2%, a 46,32 dollari al barile negli scambi odierni, mentre il greggio USA balza di 60 centesimi, o dell’1,4%, a 44,22 dollari.
4. Titoli azionari globali in salita, riflettori sul greggio e sulle banche centrali
I futures dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura al rialzo questo lunedì mattina, con l’impennata del prezzo del greggio che incoraggia il sentimento in vista dei vertici delle banche centrali in agenda questa settimana.
Intanto, le borse europee e britanniche balzano di oltre l’1% negli scambi di metà mattina, grazie all’aumento del prezzo del greggio, mentre gli investitori attendono l’inizio del vertice di politica monetaria della Federal Reserve.
I mercati asiatici hanno chiuso positivamente negli scambi ridotti per festa, con gli operatori dei mercati cauti in vista dei vertici di politica monetaria della Federal Reserve e della Banca del Giappone di questa settimana. Le borse nipponiche sono rimaste chiuse per festa.
5. Dollaro in calo in attesa dei vertici della Fed e della BoJ
Il dollaro scende contro le altre principali valute questo lunedì, con gli investitori cauti in vista degli attesissimi vertici di politica monetaria della Federal Reserve e della Banca del Giappone in agenda questa settimana.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,25% a 95,81. Venerdì, l’indice ha toccato 96,11, il massimo dal 1° settembre.
Contro lo yen, il dollaro scende di quasi lo 0,4% a 101,90, dopo aver toccato il minimo della seduta di 101,70.
L’euro, intanto, sale dello 0,15% a 1,1170.