(Elimina quotazione borsa Shanghai perché chiusa)
--------------------------------------------------------------- INDICE ORE 8,25 VAR% CHIUSURA 2009 MS A-P exJ <.MIAPJ0000PUS> 422,74 -1,18 416,54 HONG KONG <.HSI> 20.795,18 -1,48 21.872,50 SINGAPORE <.FTSTI> 2.943,82 -1,04 2.897,62 TAIWAN <.TWII> 7.952,17 -0,65 8.188,11 SEOUL <.KS11> 1.721,21 -1,17 1.682,77 SHANGHAI COMP <.SSEC> -------- ----- 3.277,14 SYDNEY <.AXJO> 4.785,500 -0,45 4.870,64 INDIA <.BSESN> 17.452,11 -0,61 17.464,81 ---------------------------------------------------------------
MILANO, 3 maggio (Reuters) - Le principali piazze dell'area Asia-Pacifico viaggiano in territorio negativo, scontando l'incertezza che serpeggia per i mercati.
Da un lato la decisione della Cina di aumentare le riserve detenute presso la banca centrale di chi eroga prestiti, in modo da ridurre la liquidità in circolazione, ha aggiunto incertezza nel breve termine.
Dall'altro ad affossare euro e azionario sono i timori che il pacchetto di aiuti predisposto per la Grecia possa incontrare resistenze politiche, dal momento che deve essere ancora approvato dai parlamenti.
"Ci sarà molta volatilità e gli investitori devono essere preparati per questo", ha detto Sarah Wu, analista per Macquarie, commentando la decisione del governo cinese. "La questione ora è ancora la trasparenza delle politiche del governo e questa continua a incombere sul settore".
Intorno alle 8,25 italiane, l'indice MSCI delle Borse asiatiche <.MIAPJ0000PUS>, che esclude Tokyo, perde l'1,18%. La piazza di Tokyo oggi è chiusa.
HONG KONG <.HSI>, cala dell'1,48%, trascinata dal settore finanziario e quello immobiliare che insieme hanno pesato per tre quarti delle perdite dell'indice.
TAIWAN <.TWII> scende dello 0,65%. Il sottoindice dei tecnologici <.TELI> perde circa lo 0,6%, con la produttrice di portatili Asustek <2357.TW> giù di oltre il 3%, nonostante abbia presentato risultati superiori alle attese, per i timori di alcuni analisti sullo stato del suo mercato di riferimento.
La piazza australiana <.AXJO> è in calo dello 0,45%,
stabilizzandosi dopo forti perdite, sulla scia dei minerari. Il
governo australiano intende introdurre una nuova tassa sul
settore. BHP Billiton