Investing.com - Il presidente della Federal Reserve (Fed) di New York William Dudley questo lunedì ha dichiarato che l’economia statunitense dovrebbe crescere ad un ritmo superiore al tasso sostenibile a lungo termine, il che potrebbe supportare un inasprimento graduale della politica monetaria e aumenti dei tassi più veloci del previsto.
“Supponendo che l’economia continui su questa traiettoria, sarei favorevole ad una politica monetaria un po’ meno accomodante nel tempo, alzando gradualmente il livello dei tassi di interesse a breve termine”, ha dichiarato durante un intervento di quest’oggi alla ABNY Breakfast a New York City.
Dudley ha parlato di quelle che definisce condizioni dei mercati finanziari inasprite nel periodo post-elettorale ed ha notato che “gli investitori ora prevedono una politica fiscale più espansionista a cui il FOMC potrebbe rispondere con un inasprimento della politica monetaria in modo più veloce rispetto a quanto annunciato in precedenza”.
“Supponendo che si realizzino queste aspettative, il recente modesto inasprimento delle condizioni dei mercati finanziari sembra decisamente appropriato”, aggiunge.
Tuttavia, in un chiaro riferimento all’insediamento del neoeletto Presidente Donald Trump a gennaio ed alla recente reazione dei mercati, Dudley avverte che persiste una “considerevole incertezza” sull’evoluzione della politica fiscale nei prossimi anni.
“In questo frangente, è prematuro trarre conclusioni su quello che potrebbe succedere”, afferma Dudley.
“Quando avremo maggiore chiarezza sul prossimo anno, rivedrò la mia valutazione delle prospettive economiche e le mie opinioni sulla direzione appropriata della politica monetaria”, aggiunge.
Inoltre, Dudley ha sottolineato la necessità che il Congresso e l’Amministrazione entrante implementino le misure fiscali per supportare l’economia.
“La politica monetaria potrebbe beneficiare di un’assistenza da parte di quella fiscale”, afferma.
“È importante che la politica monetaria e quella fiscale lavorino insieme e non con scopi diversi per poter riuscire a sostenere l’economia quando ce n’è bisogno”, conclude Dudley.
Oltre al fatto che Dudley ha diritto di voto sulle decisioni di politica monetaria, è anche considerato il policymaker più vicino alle idee della presidente della Fed Janet Yellen.
Anche prima del discorso di Dudley, i mercati prevedevano un aumento di 25 punti base dei tassi in occasione del vertice del 13 e 14 dicembre, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.
Per quanto riguarda il 2017, i futures Fed fund indicano una probabilità del 55,5% di un aumento di 25 punti base a giugno.
Per oggi è atteso anche l’intervento del presidente della Fed di Chicago Charles Evans alla The Executives' Club of Chicago CEO Breakfast alle 9:11 ET (14:11 GMT). Sebbene Evans non abbia diritto di voto quest’anno, lo avrà nel 2017.
Inoltre, il presidente della Fed di St. Louis nonché membro votante James Bullard parlerà dell’economia e della politica monetaria USA alle 14:05 ET (19:05 GMT).