ROMA (Reuters) - L'Iri, la nuova imposta sul reddito imprenditoriale, sarà in vigore dal prossimo gennaio con un'aliquota al 24%, come l'Ires, ha detto oggi il premier Matteo Renzi.
"Porteremo al 24% non solo l'Ires per le società di capitale, ma anche - è una notizia - l'Iri, per le società di persone", ha detto Renzi intervistato da radio Rtl.
L'Ires, l'imposta sul reddito delle società, ha oggi un'aliquota del 27,5% ma è già previsto che scenda di 3,5 punti percentuali dal prossimo anno.
Per come era disciplinata dalla legge delega in materia fiscale, senza che ne sia mai stata data concreta attuazione, l'Iri avrebbe dovuto assorbire in un'unica imposta Ires e Irpef per tutte le persone che svolgono un lavoro autonomo (anche in forma associata) o un'attività di impresa.
"Dobbiamo ridurre ancora le tasse", è tornato a ribadire Renzi, che a proposito dei bonus fiscali ha spiegato che "quello che già c'è rimane. Non si toccano gli 80 euro" in busta paga per i redditi più bassi.
L'esecutivo punta per il 2017 a una manovra espansiva con taglio delle tasse e misure di welfare, come quella sulle pensioni. Oltre a questo deve utilizzare 15 miliardi per disinnescare la clausola di salvaguardia che farebbe aumentare l'aliquota dell'Iva e avrebbe un effetto negativo sui consumi.
I margini però sono stretti, specie con il Pil che nel secondo trimestre, secondo la stima preliminare, è rimasto invariato.
Domani Istat diffonderà i dati definitivi sull'andamento dell'economia tra aprile e giugno e Renzi dice di aspettarsi una revisione al rialzo tale da mostrare una variazione positiva.