Gli esperti di PIMCO ritengono sia giunto il momento di riconsiderare i titoli high yield con rating BB sulla base degli attuali livelli relativamente interessanti degli spread.
Hanno registrato perfomance inferiori (sia in termini di rendimento che di spread) a quelle di altri segmenti del mercato dell’alto rendimento statunitense da inizio anno al 31 maggio scorso. Ed hanno anche confermato la necessità di adottare un approccio selettivo di tipo bottom-up.
È GIUNTO IL MOMENTO DEI TITOLI CON RATING BB
Tuttavia, Daniel Lau, Portfolio Manager, Robert Mead, Responsabile della gestione di portafogli in Australia, e Alex Smith, Senior Associate di PIMCO, ritengono sia giunto il momento di riconsiderare le obbligazioni high yield con rating BB per due ordini di ragioni: gli attuali spread relativamente interessanti e i fondamentali più favorevoli. “Dal momento che l’economia si trova nelle fasi finali della ripresa post-crisi, riteniamo che gli investitori farebbero bene ad adottare un atteggiamento cauto e selettivo sulle obbligazioni societarie. Nel segmento high yield, questa cautela potrebbe giustificare uno spostamento verso la parte alta dello spettro creditizio, nello specifico verso le obbligazioni con rating BB” tengono infatti a ribadire i tre esperti.
RITORNA LA VOGLIA DI QUALITA’
Negli ultimi anni, molti investitori inclini alle obbligazioni ad alto rendimento hanno sottopesato i titoli con merito di credito BB, con l’obiettivo di perseguire maggior valore e rendimenti più elevati all’interno dell’universo degli emittenti con rating B.
Tuttavia, da fine maggio, sia gli spread che i rendimenti degli high yield statunitensi con rating BB si attestavano sui massimi degli ultimi dodici mesi. “Siamo dell’avviso che le emissioni BB possano invertire la loro sottoperformance se, come riteniamo, i titoli di stato USA (Treasury) rimarranno entro un intervallo ristretto dopo la recente correzione” commentano Daniel Lau, Robert Mead e Alex Smith.
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FONDAMENTALI IN MIGLIORAMENTO
A sostegno di questa loro tesi i fondamentali in miglioramento. In particolare, secondo Barclays (LON:BARC) Research, la leva finanziaria netta degli emittenti con rating BB è scesa e si attesta ora su livelli inferiori alla media di lungo periodo. Inoltre, in questo caso in base alle rilevazioni di J.P. Morgan, dal 2016 il tasso di insolvenza (default) delle emissioni BB è stato dello 0%.
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INSOLVENZE VICINE ALLO ZERO
“Tenendo conto che i fondamentali delle imprese USA sono in miglioramento sulla scia del ritrovato dinamismo dell’economia statunitense, riteniamo probabile che le insolvenze si manterranno nell’intorno di questo livello, il che fa delle obbligazioni BB una fonte di allettanti opportunità di rendimento su base corretta per le perdite” sottolineano i tre esperti. Secondo i quali, tuttavia, non bisogna rinunciare ad un’attenta selezione delle obbligazioni (attraverso idee bottom-up), cercando con insistenza le società più resilienti con un profilo patrimoniale più solido e un rischio di default proporzionalmente più basso.
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Pimco