La pubblicazione di martedì dei dati sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) della Nuova Zelanda per il quarto trimestre del 2024 ha mostrato che l'inflazione di fondo continua ad attenuarsi, in linea con le aspettative e potenzialmente preparando il terreno per un taglio dei tassi da parte della Reserve Bank of New Zealand (RBNZ).
L'aumento dello 0,5% trimestre su trimestre dei prezzi al consumo riportato ha corrisposto alle previsioni di Capital Economics e al più ampio consenso degli analisti, sebbene sia stato leggermente superiore alla previsione della RBNZ di un aumento dello 0,4%. Di conseguenza, l'inflazione complessiva è rimasta stabile al 2,2%, smentendo l'aspettativa della RBNZ di un lieve calo.
Il modesto aumento dell'inflazione, rispetto alle proiezioni della RBNZ, è stato attribuito interamente alla componente volatile dei beni commerciabili, che ha visto i prezzi aumentare dello 0,3% trimestre su trimestre nel Q4, superando l'aspettativa della RBNZ di un calo dello 0,2%, come hanno sottolineato gli analisti di Capital Economics.
Al contrario, i beni non commerciabili hanno mostrato la loro crescita trimestrale più debole in quattro anni allo 0,7%, corrispondendo esattamente alla previsione della banca centrale.
Più indicativo dell'allentamento delle pressioni inflazionistiche, le metriche dell'inflazione di fondo hanno continuato la loro tendenza al ribasso. L'inflazione media troncata è diminuita dal 2,7% nel Q3 al 2,5% nel Q4, e l'inflazione mediana ponderata è similmente scesa dal 2,8% al 2,6%. Anche i dati trimestrali hanno riflesso questo indebolimento, con il CPI medio troncato in aumento dello 0,4% e il CPI mediano ponderato di appena lo 0,3%. Questa persistente debolezza suggerisce che l'inflazione di fondo potrebbe presto scendere al di sotto del punto medio dell'intervallo obiettivo dell'1-3% della RBNZ.
Gli ultimi dati sull'inflazione sono in linea con altri dati economici e sondaggi, che indicano che c'è ancora una considerevole capacità inutilizzata nell'economia neozelandese.
Capital Economics sostiene che queste condizioni giustifichino un sostanziale taglio dei tassi, prevedendo che la RBNZ ridurrà i tassi di 50 punti base nella sua prossima riunione di febbraio.
Inoltre, se l'inflazione continuerà a essere inferiore alle aspettative della banca, Capital Economics ritiene che ci sia un argomento convincente per la RBNZ per implementare un allentamento aggressivo della politica monetaria. Mantengono la loro proiezione secondo cui la RBNZ abbasserà i tassi al 2,25%, significativamente al di sotto del tasso terminale del 3,00% previsto dal consenso degli analisti.
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