Investing.com -- Secondo uno stratega di Macquarie martedì, sta crescendo la convinzione che il presidente eletto Donald Trump adotterà un approccio transazionale ai dazi sulle importazioni USA.
Macquarie ha affermato in una nota che questa prospettiva si è riflessa nelle recenti sessioni di trading, dove i trader hanno mostrato una preferenza per i titoli esteri rispetto a quelli statunitensi.
Il cambiamento di focus potrebbe essere dovuto al recente aumento dei rendimenti dei Treasury USA, che ha spinto alcuni trader a mettere in discussione le elevate valutazioni degli indici azionari statunitensi e a guardare altrove, ha osservato Macquarie.
Un altro possibile fattore potrebbe essere il report del Wall Street Journal su una politica flessibile dei dazi sulle importazioni USA. Sebbene Trump abbia smentito il report, definendolo "fake news", ha comunque trovato risonanza in molti trader.
La debolezza del dollaro USA, evidente nella sessione di ieri, è continuata nelle contrattazioni di oggi. Ciò suggerisce che i trader non sono del tutto convinti dalla smentita di Trump e sono aperti alla possibilità di un'agenda di politica internazionale più benevola sotto la sua amministrazione.
Lo stratega di Macquarie ritiene che Trump sia effettivamente propenso ad essere transazionale. Suggeriscono che Trump preferirebbe ottenere concessioni dagli alleati degli Stati Uniti piuttosto che imporre loro sanzioni. Tali concessioni sarebbero viste come una vittoria politica per Trump negli USA.
Tuttavia, lo stratega prevede meno margine per un approccio transazionale con la Cina, aspettandosi invece dazi punitivi. Ciò è dovuto alla percezione della Cina come concorrente strategico, o addirittura una minaccia, per gli Stati Uniti.
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