ATENE (Reuters) - Il premier greco Antonis Samaras ha annunciato oggi l'intenzione di convocare elezioni anticipate il 25 gennaio dopo che il Parlamento ha respinto il suo candidato alla presidenza della Repubblica.
In un momento delicato per Atene, impegnata nella trattativa finale per la chiusura del programma di salvataggio, il candidato del governo, Stavros Dimas, al terzo e decisivo scrutinio non ha ricevuto un numero di voti sufficienti per essere eletto, costringendo il capo del governo a sciogliere le camere.
Il partito della sinistra radicale Syriza, che punta a rinegoziare l'accordo di salvataggio con la Troika dei creditori internazionali (Unione europea, Fondo monetario internazionale e Bce) e a ridurre il rigore finanziario imposto dai creditori internazionali, è in testa ai sondaggi, sebbene il vantaggio si sia ridotto nelle ultime settimane. Commentando l'esito dello scrutinio parlamentare il leader di Syriza, Alexis Tsipras, ha detto che il voto dichiara la fine dei programmi di bailout incentrati sull'austerity. "Il futuro è già iniziato" ha detto.
I mercati sono peggiorati dopo la notizia della mancata elezione ma poi hanno parzialmente recuperato. Il rendimento del tre anni greco è schizzato sopra il 12% e la borsa di Atene è arrivata a perdere oltre l'11% prima di ridurre il calo.
PER FMI NON CI SONO ESIGENZE IMMEDIATE DI FINANZIAMENTO
Il Fmi ha fatto sapere che riprenderà le trattative per concludere il piano di salvataggio da 240 miliardi di euro in vigore dal 2010 - e stabilirne uno transitorio - con il nuovo governo che uscirà dalle elezioni a gennaio. La Grecia, ha aggiunto, "non ha esigenze di finanziamento immediate".
Intanto, nonostante le rassicurazioni del premier Samaras - che si è detto fiducioso sulle chance del proprio partito, Nuova Democrazia, di vincere le elezioni arrivano gli appelli di Ue e Germania.
Il commissario europeo agli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, ha chiesto agli elettori e ai leader politici greci di confermare in occasione delle legislative "un impegno forte verso l'Europa e un ampio consenso... verso il necessario processo di riforme a sostegno della crescita".
La Germania, per bocca del ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, ha messo in guardia Atene da una possibile deviazione dal cammino delle riforme economiche, affermando che qualsiasi nuovo governo sarà chiamato a rispettare gli impegni assunti da Samaras.
La Bce ha promesso oggi che non si immischierà nel processo elettorale, aggiungendo che aspetta indicazioni e suggerimenti da parte delle autorità greche sulle modalità con cui procedere con la verifica del programma di assistenza finanziaria.