Investing.com - Il governatore della Banca d’Inghilterra (BoE) Mark Carney questa mattina ha dichiarato che la banca centrale britannica ha intenzione di rispettare il periodo di silenzio stampa precedente al referendum del 23 giugno sull’appartenenza all’Unione Europea (UE), ma ha notato che i rischi connessi alla Brexit potrebbero essere discussi in occasione della decisione della Commissione di Politica Monetaria (MPC) in agenda il 16 giugno, e potrebbe quindi risultare nei verbali.
Testimoniando davanti alla Commissione al Tesoro britannica sul Report sull’Inflazione di maggio, Carney ha ammesso che la decisione del 16 giugno potrebbe costringere la BoE a rompere il periodo di silenzio stampa che proibisce ai funzionari britannici di rilasciare commenti sull’imminente referendum e che avrà inizio venerdì.
Tuttavia, il governatore ha notato che la BoE ha già messo in evidenza i rischi associati all’incertezza sull’eventualità della Brexit, cioè dell’uscita dall’UE, e che, a suo giudizio, non ci saranno nuovi dettagli sull’argomento nella decisione del 16 giugno.
Carney ha ribadito inoltre che, vista l’incertezza economica del momento, la BoE potrebbe averne sopravvalutato o sottovalutato gli effetti.
Insieme a Carney, Martin Weale, membro del MPC, ha ribadito la visione della BoE secondo cui la Brexit potrebbe avere un impatto negativo sulla crescita e sull’inflazione a breve termine, che aumenterebbe il rischio di recessione.
Sulla stessa lunghezza d’onda le parole di Gertjan Vleighe, membro del MPC, e di Ben Broadband, vice governatore della BoE, convinti che l’uscita dall’UE rallenterebbe la crescita, farebbe aumentare l’inflazione e crollare il tasso di cambio.
Quando gli è stato chiesto se la BoE fosse unanime in queste previsioni, Carney ha confermato che tutti i membri concordano con l’analisi.
Per quanto riguarda la Commissione di Politica Finanziaria (FPC), responsabile del mantenimento della stabilità finanziaria, Carney ha testimoniato che “la Commissione concorda nel considerare la Brexit il rischio interno maggiore per la stabilità finanziaria”.
Il governatore della BoE ha aggiunto che anche i membri del FPC si trovano tutti d’accordo su questa idea.
Attaccato da Jacob Rees-Mogg, un membro del Parlamento favorevole alla Brexit, Carney ha insistito ancora una volta sul fatto che la BoE non sta esprimendo un’opinione politica sul referendum, ma che semplicemente sta rispettando il proprio mandato identificando e comunicando quali sono i possibili rischi per le prospettive economiche.
Ha garantito alla commissione che la BoE potrebbe raggiungere l’obiettivo di inflazione a prescindere dall’esito del referendum.
Intanto, la sterlina continua a rafforzarsi grazie al recente sondaggio sul referendum sull’UE da cui è emerso che il 55% degli elettori è favorevole a restare nell’Unione, mentre i favorevoli alla Brexit sono pari al 42%.
Alle 09:54 GMT, o alle 5:54 ET, il cambio GBP/USD si è attestato a 1,4575, rispetto a 1,4534 segnato prima della testimonianza.
Il cambio EUR/GBP si è attestato a 0,7670, da 0,7690 registrato precedentemente.
La coppia GBP/JPY è scambiata a 159,84 rispetto a 159,22 segnato in precedenza.