Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 5 luglio:
1. Europa spinta dalla notizia della proposta di Trump di “zero dazi” sulle auto
L’ambasciatore USA in Germania ha riferito ai dirigenti delle case automobilistiche tedesche che il Presidente Donald Trump sarebbe intenzionato a sospendere i dazi che minaccia di imporre sulle auto importate dall’Unione Europea se il blocco annullerà quelli sulle auto americane, secondo quanto riportato da un giornale tedesco.
Handelsblatt ha reso noto che l’Ambasciatore Richard Grenell avrebbe detto ai dirigenti di Daimler, Volkswagen (DE:VOWG_p) e BMW in occasione di un vertice svoltosi presso l’ambasciata USA a Berlino ieri che in cambio Trump chiede all’UE di annullare i dazi sulle auto statunitensi importate nel blocco.
Il mese scorso Trump aveva minacciato di introdurre dazi all’importazione del 20% su tutti i veicoli costruiti in UE, il che potrebbe sconvolgere l’attuale business model del settore per la vendita di auto negli Stati Uniti.
Le borse europee salgono, con l’indice tedesco DAX, legato al settore automobilistico ed il più colpito dalle tensioni commerciali, che rimbalza dell’1,2%.
L’indice Stoxx Europe 600 Automobiles and Parts Index (SXAP), riferimento del settore, schizza di oltre il 3%, il rialzo giornaliero maggiore in 18 mesi, mentre i titoli delle principali case automobilistiche tedesche registrano solidi guadagni a Francoforte.
2. I titoli cinesi scendono al minimo di due anni alla vigilia dell’introduzione dei dazi USA
I titoli cinesi trascinano al ribasso i mercati asiatici, in un clima di agitazione a solo un giorno dall’introduzione dei dazi sulle importazioni cinesi da parte degli Stati Uniti.
L’indice Shanghai Composite chiude in calo dello 0,9%, la terza seduta al ribasso consecutiva, mentre il l’indice China Shenzhen ChiNext Composite, legato al settore tech, crolla del 2,2% dopo il tonfo del 2,6% di ieri.
I mercati sono in apprensione in vista di domani, quando entreranno in vigore i dazi USA su 34 miliardi di dollari di prodotti cinesi così come i dazi dello stesso valore imposti dalla Cina sui beni USA in risposta.
Per via del fuso orario, i dazi di Pechino saranno applicati prima di quelli di Washington. Il Ministero delle finanze cinese, tuttavia, ha dichiarato che “non sarà assolutamente” il primo ad aprire il fuoco nella disputa commerciale con gli Stati Uniti.
3. Future Dow su di 150 punti
I future a Wall Street puntano ad un’apertura positiva, le speranze di un ammorbidimento della retorica commerciale USA incoraggiano il sentimento dei trader di ritorno dalla festa del 4 luglio.
Alle 5:45 ET, i future Dow blue-chip salgono di 150 punti, o dello 0,6%, i future S&P 500 sono in salita di 17 punti, o dello 0,6%, mentre i future Nasdaq 100 legati al settore tech vanno su di 44 punti, o dello 0,6%.
I mercati negli Stati Uniti sono rimasti chiusi ieri per la Festa dell’Indipendenza.
Non sono previsti utili di rilievo nel corso della giornata.
4. Attesi verbali della Fed e dati USA
Gli investitori sono in attesa della pubblicazione dei verbali del vertice di giugno della Federal Reserve, prevista alle 14:00 ET, per avere altre indicazioni sulle prospettive per la politica monetaria.
La banca centrale USA ha alzato i tassi di interesse come previsto durante il vertice del 13 giugno (il secondo aumento dell’anno) ed ha adottato un tono leggermente più interventista indicando altri due interventi entro fine anno.
Gli operatori dei mercati si concentreranno anche su una nuova serie di dati economici USA per valutare lo stato di salute della principale economia mondiale.
I riflettori questo giovedì saranno puntati sul report ADP sull’occupazione alle 8:15 ET, spesso considerato un’anticipazione del report governativo sull’occupazione non agricola di domani.
I dati dell’ISM sull’attività del settore manifatturiero saranno rilasciati alle 10 ET.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende a 94,10.
5. Trump aumenta le pressioni sull’OPEC; attesi dati EIA
Il prezzo del greggio è sceso dopo il tweet con cui il Presidente USA Donald Trump ha invitato l’OPEC ad abbassare i prezzi della materia prima.
Ieri Trump ha affermato che l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio (OPEC) sta facendo salire il prezzo del carburante.
Intanto, i dati della Energy Information Administration saranno pubblicati alle 11:00 ET, con un giorno di ritardo per via della festa dell’Indipendenza e tra le previsioni di un calo di 5,2 milioni di barili.
I dati forniranno inoltre nuove indicazioni su quanto velocemente continueranno a salire i livelli della produzione della nazione. La produzione USA (grazie all’estrazione da scisto) si attesta al massimo storico di 10,9 milioni di barili al giorno.
Alla chiusura dei mercati martedì, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono scese di 4,5 milioni di barili la scorsa settimana.
I future del greggio West Texas Intermediate salgono di 22 centesimi a 74,36 dollari al barile, mentre i future del greggio Brent si attestano a 78,08 dollari al barile, in calo di 18 centesimi rispetto all’ultima chiusura.