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Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì

Pubblicato 28.11.2017, 11:32
Aggiornato 28.11.2017, 11:32
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 28 novembre:

1. Udienza di conferma al Senato per il prossimo presidente della Fed

I mercati attendono i commenti del prossimo presidente della Federal Reserve per avere indicazioni sul probabile andamento della politica monetaria.

Jerome Powell, scelto dal Presidente Donald Trump come prossimo presidente della banca centrale, comparirà davanti alla Commissione Bancaria del Senato alle 9:45 ET (14:45 GMT) per l’udienza di conferma, da cui dovrebbero emergere indicazioni su come ha intenzione di dirigere la Fed.

Nei commenti pubblicati in vista dell’udienza ieri pomeriggio, Powell ha dichiarato che resterà sul sentiero tracciato dal suo predecessore Janet Yellen e continuerà ad alzare i tassi di interesse consentendo allo stesso tempo al bilancio di ridursi. Ha aggiunto che la Fed ha bisogno della capacità “di rispondere con decisione e con forza appropriata” alle nuove minacce per l’economia.

La banca centrale terrà l’ultimo vertice di politica monetaria dell’anno il 12 e 13 dicembre, con una probabilità di un aumento dei tassi pari al 100% secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com. Tuttavia, i mercati sembrano dubitare della capacità della banca centrale di alzare i tassi quanto vorrebbe il prossimo anno, per via dei timori per le prospettive deboli sull’inflazione.

2. Trump incontrerà i Repubblicani al Senato per spingere sulla riforma fiscale

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrerà i Repubblicani al Senato in occasione del pranzo settimanale oggi per discutere degli sforzi del partito per far approvare la legge sulla riforma fiscale.

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I Senatori Ron Johnson e Bob Corker, entrambi membri della Commissione al Bilancio del Senato, hanno reso noto che potrebbero votare contro il pacchetto sulle tasse in occasione dell’udienza odierna che i leader Repubblicani sperano sia l’occasione per far arrivare la legge ad un voto pieno del Senato già giovedì.

La loro opposizione potrebbe costituire il primo grosso ostacolo per la riforma fiscale repubblicana al Senato, dove le conflittualità politiche interne hanno bloccato gli sforzi del partito per la riforma dell’Obamacare all’inizio dell’anno.

I Repubblicani hanno una maggioranza di solo un voto sui 23 membri della commissione al bilancio. Più di due defezioni tra i Repubblicani peserebbero negativamente sulla proposta.

L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in lieve rialzo vicino al livello di 93.

3. Borse globali miste, gli investitori seguono con attenzione la Cina

Misti i mercati azionari globali, le borse cinesi restano sotto i riflettori dopo i recenti crolli.

I mercati dell’Asia Pacifica si staccano dai massimi di un decennio, con i titoli azionari cinesi che crollano per la seconda seduta consecutiva; la fiducia è stata minata dall’aumento del rendimento dei bond quando Pechino ha intensificato il giro di vite sui finanziamenti rischiosi, minacciando una stretta sugli utili delle compagnie.

In Europa, la maggior parte delle borse sono positive negli scambi di metà mattina, con i trader entusiasti per i risultati degli stress test della Banca d’Inghilterra da cui è emerso che le banche britanniche potrebbero riuscire a gestire una Brexit “turbolenta”.

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A Wall Street, i future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura in lieve rialzo. I principali indici di Wall Street hanno chiuso pressoché invariati ieri, staccandosi dai massimi storici registrati nel corso della seduta.

4. Il greggio continua a scendere, dubbi sull’esito OPEC

Il prezzo del greggio scende per il secondo giorno consecutivo, con i trader che si chiedono se il vertice OPEC di giovedì porterà ad una proroga dell’accordo sui tagli alla produzione cominciato all’inizio dell’anno, dal momento che non è chiaro se la Russia appoggerà o meno la decisione. I tagli alla produzione dovrebbero scadere nel marzo 2018.

Pesa inoltre la riduzione dei timori per l’interruzione delle scorte USA dopo che TransCanada ha reso noto che l’oleodotto Keystone tornerà in attività quest’oggi, sebbene ad un “livello ridotto” per consentire un servizio sicuro e controllato.

I future del greggio USA scendono di 50 centesimi, o dello 0,8%, a 57,62 dollari al barile, mentre il Brent si attesta a 62,98 dollari, in calo di 40 centesimi, o dello 0,7% dall’ultima chiusura.

L’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, rilascerà il report settimanale sulle scorte alle 16:30 ET (21:30 GMT), tra le previsioni di un calo di 3,1 milioni di barili.

5. Il Bitcoin si avvicina al livello di 10.000 dollari

Il prezzo del Bitcoin, la valuta digitale, è schizzato ad un nuovo massimo storico, avvicinandosi alla soglia simbolica di 10.000 dollari, nei crescenti timori per una bolla.

Il Bitcoin è salito a 9.895 dollari sulla piazza statunitense Bitfinex, il massimo nei suoi nove anni di storia. Si è poi attestato a 9.850 dollari, con un balzo dell’1,2% sulla giornata.

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Il Bitcoin, che ha iniziato il 2017 a circa 1.000 dollari ed ha superato i 5.000 ad ottobre, ha visto un’impennata di quasi il 900% finora quest’anno, con gli investitori che sembrano non fare caso alle voci di una bolla.

L’Ethereum, la seconda principale cripto-valuta per capitalizzazione di mercato dopo il Bitcoin, si attesta a 473,26 dollari dopo aver segnato il massimo storico di 491,89 dollari ieri. Finora quest’anno ha visto un’impennata del 5.200%.

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