Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 9 gennaio:
1. Le borse globali continuano a salire
L’indice S&P 500 e l’indice Nasdaq hanno chiuso a nuovi massimi storici ieri, mentre l’indice Dow si è leggermente staccato; i future USA puntano ad un altro rialzo all’apertura di questo martedì, con gli investitori che prendono posizione in vista dell’agenda di venerdì, quando Wells Fargo (NYSE:WFC) e JPMorgan (NYSE:JPM) daranno il via alla stagione degli utili del quarto trimestre e saranno pubblicati gli ultimi dati sull’inflazione. Alle 6:00 ET (11:00 GMT), i future Dow blue chip salgono di 42 punti, o dello 0,17%, i future S&P 500 vanno su di un punto, o dello 0,05% mentre i future Nasdaq 100 salgono di 7 punti, o dello 0,07%.
Intanto, prosegue l’andamento rialzista delle borse europee, che segnano massimi che non si vedevano dall’agosto 2015. L’indice di riferimento Euro Stoxx 50 va su dello 0,26% alle 6:01 ET (11:01 GMT), il tedesco DAX sale dello 0,18% ed il londinese FTSE 100 segna +0,37%.
Anche le borse asiatiche sono salite questo martedì. In particolare, l’indice nipponico Nikkei 225 è rientrato dalle vacanze chiudendo a +0,6% al massimo dal novembre del 1991.
2. Il rendimento dei Buoni del Tesoro USA a 10 anni tocca il 2,5%
Il rendimento dei Buoni del Tesoro USA a 10 anni sale questo martedì, superando brevemente il livello del 2,5% nella notte arrivando al massimo intraday del 2,506%.
È la prima volta che il rendimento del riferimento, che si muove in modo inverso rispetto al prezzo dei bond, ha superato il 2,5% dalla conferma della riforma fiscale a dicembre, sebbene resti ancora lontano dal massimo del 2017 del 2,629%.
Alle 6:02 ET (11:02 GMT), il rendimento a 10 anni sale di 1,4 punti base, o dello 0,58%, al 2,496%.
3. Dollaro al massimo di una settimana in attesa del report JOLTS
Il dollaro oscilla vicino al massimo di una settimana contro le altre principali valute questo martedì, gli investitori si preparano ad una giornata leggera dal punto di vista dei dati economici.
I trader valuteranno altri dati sull’occupazione, con la pubblicazione del report JOLTS sui posti di lavoro disponibili e il turnover alle 10:00 ET (15:00 GMT).
I dati seguono il report sull’occupazione di venerdì scorso che ha deluso le attese pur mostrando un mercato del lavoro solido e la Presidente uscente della Federal Reserve Janet Yellen ha citato spesso i dati JOLTS nella valutazione delle condizioni del mercato.
Dei dati incoraggianti incoraggerebbero la banca centrale USA a proseguire con l’inasprimento graduale della politica monetaria quest’anno nonostante il persistere dell’inflazione ad un livello inferiore all’obiettivo del 2%.
I mercati si aspettano il 68% di probabilità che il prossimo aumento di 25 punti base avvenga a marzo, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,24% a 92,30 alle 6:03 ET (11:03 GMT).
4. La BoJ taglia gli acquisti di bond spingendo lo yen
Questo martedì ai mercati è stato ricordato che la politica monetaria ultra-allentata della Banca del Giappone si avvia ad un inasprimento.
La BoJ ha tagliato gli acquisti dei bond governativi nipponici, alimentando le speculazioni su un prossimo abbandono della politica di uno stimolo massiccio.
In particolare, la banca centrale di Tokyo ha ridotto di 10 miliardi di yen (88,39 milioni di dollari) ciascuno gli acquisti di bond governativi nipponici a 10-25 anni e quelli a 25-40 anni.
Inoltre, Kyodo News ha riportato che la BoJ è intenzionata a considerare un aumento delle previsioni sulla crescita economica del 2018 in occasione del vertice del 22 e 23 gennaio.
Sebbene molti economisti prevedano che la BoJ mantenga invariati sia i tassi a breve termine che l’obiettivo del rendimento dei bond a 10 anni almeno fino al secondo semestre del 2019, mentre molti esperti ritengono che la banca centrale nipponica non inizierà a ridimensionare lo stimolo prima della fine del 2018 o anche dopo, la notizia della possibilità della cancellazione dello stimolo ha spinto lo yen nonostante la forza del dollaro questo martedì.
Alle 6:04 ET (11:04 GMT), il cambio USD/JPY scende dello 0,27% a 112,81.
5. Il greggio tira un sospiro di sollievo dopo la riduzione del numero degli impianti USA
Il prezzo del greggio resta supportato vicino ai massimi pluriennali questo martedì, incoraggiato ancora dal calo del numero degli impianti di trivellazione USA e dai tagli alla produzione da parte dei principali produttori, mentre sui mercati si aspetta di capire se le scorte statunitensi sono scese per l’ottava settimana consecutiva.
L’American Petroleum Institute rilascerà i dati settimanali sulle scorte alla chiusura dei mercati oggi, mentre i dati governativi ufficiali saranno pubblicati domani tra le aspettative di un calo di 4,1 milioni di barili.
I future del greggio USA salgono dello 0,24% a 61,88 dollari alle 6:05 ET (11:05 GMT), mentre il greggio Brent è invariato a 67,78 dollari.