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Le cinque cose da seguire sul calendario economico questa settimana

Pubblicato 08.07.2018, 12:02
Aggiornato 08.07.2018, 12:02
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sul calendario economico questa settimana

Investing.com - Questa settimana gli operatori dei mercati si concentreranno sulla retorica piuttosto che sull’economia, in particolar modo sugli sviluppi della guerra commerciale tra gli USA e i suoi principali partner commerciali.

I timori di una guerra commerciale stanno tenendo i mercati sulle spine da mesi oramai.

Nella settimana entrante avrà inizio la stagione degli utili del secondo trimestre a Wall Street e gli investitori sperano questo possa attirare l’attenzione grazie a dati incoraggianti.

I mercati finanziari questa settimana attendono i dati sui prezzi al consumo statunitensi, che potrebbero dare segnali più chiari sull’andamento dell’inflazione e suggerimenti sulla frequenza dei futuri aumenti dei tassi da parte della Fed entro la fine dell’anno.

Gli operatori dei mercati attendono i dati commerciali Cinesi per capire se i recenti scontri con gli USA abbiano già avuto un impatto sulle esportazioni e sulle importazioni del mese di giugno.

Per quanto riguarda le banche centrali, è attesa si decisione del tasso della Banca del Canada, che si prevede deciderà un aumento di 25 punti base, il primo aumento da gennaio.

In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista dei cinque principali eventi che potrebbero influenzare i mercati.

1. Sviluppi sulla “guerra commerciale”

Continua il botta e risposta tra Stati Uniti e Cina, dopo l’entrata in vigore dei dazi su 34 miliardi di dollari di beni importati dalla Cina. Pechino accusa Washington di aver innescato un “conflitto su più ampia scala”.

Nessuna delle due parti intende fare marcia indietro e questo alimenta i timori che le due principali economie mondiali si stiano imbarcando in un conflitto capace di colpire l‘intera economia mondiale.

Il Presidente USA Donald Trump ha dichiarato che nelle prossime settimane saranno applicati ulteriori dazi su 16 miliardi di dollari di importazioni dalla Cina. Ha lasciato intendere inoltre che l’ammontare totale supererà i 500 miliardi, quasi l’ammontare delle importazioni dalla Cina dello scorso anno.

I media cinesi condannano le politiche commerciali di Trump, e hanno definito la sua amministrazioni come una “banda di criminali”.

Washington e Pechino sembrano pronti ad andare avanti in questo conflitto, dopo il fallimento di diversi tentativi di negoziati che non sono riusciti a risolvere il problema delle proteste USA sulle politiche industriali cinesi, sul difficile accesso al mercato cinese e sul suo deficit commerciale di 375 miliardi di dollari.

Mercoledì e giovedì a Bruxelles Trump parteciperà al summit della NATO; dove ci si aspetta che possa nuovamente chiedere più investimenti nella difesa. Sebbene non sia presente sull’agenda ufficiale del vertice, i leader europei sicuramente esprimeranno a Trump la loro preoccupazione sul commercio internazionale.

Venerdì Trump sarà nel Regno Unito, dover incontrerà il Primo Ministro Theresa May, nonché la Regina Elisabetta.

Trump intende rispettare le promesse di una maggiore protezione delle industrie statunitensi contro quella che definisce la concorrenza sleale di Cina, Unione Europea e resto del mondo, nonostante secondo molti analisti i dazi si ripercuoteranno negativamente sull’economia statunitense.

Gli operatori dei mercati temono che le minacce di ulteriori dazi e le reazioni degli altri paesi possano bloccare questo raro periodo di crescita economica globale sincronizzata.

2. Calcio di inizio per la stagione degli utili del 2° trim. USA.

La stagione sarà aperta questa settimana dalle principali banche tra cui JPMorgan Chase (NYSE:JPM), Citigroup (NYSE:C) e Wells Fargo (NYSE:WFC) che rilasceranno i report questo venerdì.

La crescita del 2° trim. dovrebbe essere del 20,7%, secondo Thomson Reuters, dopo la crescita del 26,6% del primo trimestre, il massimo degli ultimi sette anni, grazie ai tagli fiscali operati.

Tuttavia, sulla stagione potrebbero pesare le tensioni commerciali ed il loro impatto sugli utili delle aziende; gli investitori esamineranno le dichiarazioni per capire se è necessario rivedere i dati per il resto del 2018.

Venerdì le borse hanno reagito bene all’avvento dei nuovi dazi, in quanto la notizia è stata largamente anticipata. L’S&P 500 è salito al massimo di due settimane, sostenuto in parte dai dati sull’occupazione USA.

3. Dati sull’inflazione USA

Il Dipartimento per il Commercio statunitense rilascerà i dati sui prezzi al consumo di giugno venerdì alle 8:30AM ET.

Secondo gli operatori dei mercati i prezzi al consumo saliranno dello 0,2%, dopo l’aumento dello 0,2% registrato a maggio, mentre per l’ inflazione core è previsto un aumento dello 0,2%, lo stesso aumento registrato il mese precedente.

Su base annua, si prevede un aumento del 2,3% dell’IPC core, un aumento maggiore rispetto al 2,2% registrato nel mese precedente.

La Federal Reserve considera i prezzi core un indicatore migliore della pressione inflazionaria a lungo termine poiché escludono le categorie volatili di alimenti ed energia.

Un aumento dell’inflazione potrebbe incoraggiare la Fed ad aumentare i tassi di interesse in maniera più rapida del previsto.

Oltre ai dati sull’inflazione, questa settimana il calendario prevede i prezzi alla produzione per mercoledì, e il sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan per venerdì.

4. Dati commerciali cinesi

La Cina rilascerà i dati commerciali nella mattinata di venerdì.

Si prevede che il report mostri un surplus commerciale del paese a 27,2 miliardi di dollari il mese scorso dai 24,9 miliardi del mese precedente.

Per le esportazioni cinesi si prevede un aumento del 10,2% rispetto allo scorso anno, mentre per le importazioni è previsto un aumento del 22,0%.

Attesi per lunedì i dati sulle riserve di valute estere e per martedì i dati sull’indice dei prezzi al consumo e alla produzione.

La Cina, il maggior esportatore mondiale, continua a difendersi, nonostante le crescenti tensioni commerciali con gli USA, che la settimana scorsa hanno annunciato di voler andare avanti con l’implementazione di nuovi dazi sulle importazioni dalla Cina.

5. Decisione del tasso della Banca del Canada

La Banca del Canada annuncerà la decisione sul tasso di interesse mercoledì alle 10:00AM ET. Secondo la maggioranza degli esperti, la banca alzerà i tassi di 25 punti base, all’1,5%.

Si tratterebbe del quarto aumento dei tassi dallo scorso anno, grazie ai dati che hanno fornito un quadro incoraggiante sull’economia canadese.

Il governatore della banca centrale, Stephen Poloz, ha dichiarato che la decisione sarà dettata dall’andamento dei dati economici.

Il Canada ha creato 31.800 nuovi posti di lavoro a giugno, mentre il tasso di disoccupazione è salito al 6,0% dal 5,8%, in quanto è aumentato il numero delle persone alla ricerca di un lavoro, secondo i dati di Statistics Canada rilasciati venerdì-

La banca ha alzato itassi tre volte dal luglio 2017, ma negli ultimi tre vertici la politica è rimasta invariata, a causa di un fattore di incertezza per l’economia del paese: la rinegoziazione del North American Free Trade Agreement.

Resta aggiornato su tutti gli eventi economici di questa settimana consultando il sito: http://it.investing.com/economic-calendar/

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