di Francesco Guarascio
LUSSEMBURGO (Reuters) - Un voto del parlamento europeo per ammorbidire le regole sul capitale delle banche che cedono un significativo ammontare di crediti deteriorati sta incontrando resistenze e potrebbe essere affossato, secondo diverse fonti europee che seguono il dossier, in quello che sarebbe un duro colpo alle aspettative positive degli istituti italiani.
Secondo una delle proposte di modifica dei requisiti patrimoniali delle banche adottata dalla commissione per gli Affari economici e monetari al parlamento europeo, presieduta dall'italiano Roberto Gualtieri, le banche che realizzano ingenti cessioni di crediti deteriorati, pari ad almeno il 15% del totale dei loro Npl, vedranno queste operazioni sterilizzate dal calcolo del 'loss given default', tra i parametri usati per calcolare il fabbisogno di capitale a copertura dei rischi di perdite future.
La mossa è "una deviazione dagli standard internazionali" che mirano a ridurre i rischi bancari, dice un funzionario europeo.
Dopo il voto del parlamento, le modifiche proposte a regolamento e direttiva sui requisiti patrimoniali delle banche (CRR e CRD4) per diventare legge richiedono l'accordo finale delle tre istituzioni europee (con parlamento, anche Commissione e Consiglio) con discussioni trilaterali che inizieranno in luglio.
Un funzionario francese ha detto che la proposta di modifica ha "creato preoccupazione".
Secondo alcune fonti, le modifiche apportate dal parlamento Ue potrebbero far deragliare l'accordo generale e quindi essere affossate nel corso dei negoziati che partono a luglio, per altre fonti invece l'esito dei negoziati è aperto.
L'assemblea del parlamento europeo dovrà confermare il voto della sua commissione, un passaggio visto come una formalità.
Molte banche italiane, a partire dalle più grandi, avrebbero notevoli benefici da questa modifica, considerando anche che le misure sarebbero retroattive, comprendendo le ingenti cessioni di Npl a partire dal 23 novembre 2016 e varrebbero per cinque anni dall'entrate in vigore.
UniCredit (MI:CRDI) e Banca Monte dei Paschi (MI:BMPS) sarebbero per esempio tra gli istituti che beneficerebbero di questa modifica alle regole avendo fatto grosse operazioni di dismissioni di Npl.
Nonostante lo scopo del pacchetto di norme sulle banche sia quello di ridurre i rischi degli istituti, le modifiche proposte dal parlamento consentirebbero di poter accantonare un minor 'buffer' di capitale.