Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 21 giugno:
1. L’OPEC si incontra a Vienna
I ministri del petrolio dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio (OPEC), della Russia e degli altri principali produttori di greggio si incontreranno a Vienna nel corso della giornata per decidere se rivedere l’attuale accordo sul taglio della produzione.
I produttori OPEC e non-OPEC stanno riducendo la produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno dal gennaio 2017, per spingere i prezzi e far diminuire le scorte globali in eccesso.
Questa strategia ha fatto ridurre le scorte in eccesso ma, con i prezzi che di recente hanno segnato i massimi di 3 anni e mezzo, i produttori stanno cercando di raggiungere un accordo per allentare i limiti di produzione ed evitare che il mercato si surriscaldi.
Il Ministro del Petrolio saudita, Khalid Al-Falih, ha affermato che i consumatori globali stanno chiedendo più greggio e si è detto fiducioso circa il raggiungimento di un accordo che soddisfi tutti gli azionisti.
La Russia sta insistendo per riportare un milione di barili al giorno sul mercato piuttosto velocemente, mentre l’Arabia Saudita vorrebbe provare con una quantità inferiore.
Ma non tutti i membri dell’OPEC sono d’accordo. Iran, Venezuela ed Iraq hanno reso noto che secondo loro l’attuale accordo sulla produzione dovrebbe restare invariato.
Il prezzo del greggio è sulla difensiva in vista del vertice, con i future del greggio Brent che crollano di 1,58 dollari, o del 2,1%, a 73,16 dollari al barile, mentre i future del WTI si attestano a 64,50 dollari al barile, con un tonfo di 1,21 dollari, o dell’1,8%.
2. L’annuncio di politica monetaria della Banca d’Inghilterra
La Banca d’Inghilterra (BoE) dovrebbe lasciare i tassi invariati a conclusione del vertice di politica monetaria oggi, mentre i riflettori saranno puntati su possibili indicazioni circa eventuali aumenti dei tassi nel 2018.
La decisione è attesa alle 12:00 GMT (8:00 ET) e non sarà seguita da una conferenza stampa, ma il Governatore della BoE Mark Carney ha in programma un discorso alla cena annuale dei banchieri a Mansion House a Londra questa sera.
I mercati finanziari si aspettano una probabilità di poco più del 50% di un aumento ad agosto, quando la BoE aggiornerà le previsioni economiche e terrà una conferenza stampa.
La banca centrale britannica ha reso noto di voler essere sicura che l’economia si sia ripresa dal livello quasi stagnante durante un inizio anno insolitamente freddo, prima di procedere con il secondo aumento dei tassi da prima della crisi finanziaria globale.
La sterlina si attesta vicino al minimo dal novembre 2017 in attesa della decisione di politica monetaria della BoE, con la coppia GBP/USD a 1,3140 dopo essere scesa al minimo di sette mesi di 1,3125 nella notte.
3. I future a Wall Street puntano ad un’apertura al ribasso
I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura in discesa, con i timori per una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina che tengono gli investitori col fiato sospeso.
Alle 5:35 ET, i future Dow blue-chip scendono di 110 punti, o dello 0,4%, i future S&P 500 sono in calo di 9 punti, o dello 0,3%, mentre i future Nasdaq 100 legati al settore tech vanno giù di 21 punti, o dello 0,3%.
Ieri, l’indice blue-chip è sceso per il settimo giorno consecutivo, il calo più lungo dal marzo 2017, mentre i titoli tech sono schizzati con il Nasdaq che ha registrato un nuovo massimo storico.
Tra le notizie sugli utili, Kroger (NYSE:KR), Darden Restaurants (NYSE:DRI) e Red Hat saranno tra le compagnie di rilievo a pubblicare i risultati trimestrali.
Nel frattempo, le borse europee sono negative: le case automobilistiche tedesche temono il peggio dopo che Daimler ha reso noto che sui profitti peseranno i dazi più alti.
I mercati azionari asiatici hanno chiuso misti, con le borse cinesi di nuovo in calo nei timori per gli attriti commerciali tra Washington e Pechino.
4. Gli investitori bancari aspettano i risultati dello stress test della Fed
Gli investitori prevedono che le banche e gli altri istituti finanziari annuncino ampi ritorni di capitale agli azionisti in seguito alla pubblicazione, da parte della Federal Reserve, della prima serie di risultati dell’annuale stress test questo giovedì.
Le banche saranno in grado di rivelare i piani sui ritorni di capitale per il prossimo anno la prossima settimana, quando la Fed rilascerà la seconda serie di risultati che determinano di quanto capitale di riserva necessitano le banche.
La Fed prende in esame lo stato di salute dei bilanci delle principali compagnie finanziarie ogni anno, per assicurarsi che abbiano il capitale sufficiente per sopportare uno sconvolgimento del sistema sulla scia della crisi finanziaria del 2007-09.
Molte delle 38 compagnie finanziarie sottoposte al test, tra cui JP Morgan, Citibank, Bank of America (NYSE:BAC) e Goldman Sachs (NYSE:GS), dovrebbero alzare i dividendi e i riacquisti di azioni per via dei profitti più alti sulla scia degli sgravi fiscali e dell’aumento degli interessi netti.
5. Dollaro a nuovo massimo di 11 mesi
Il dollaro sale ad un nuovo massimo di 11 mesi contro il paniere delle valute, supportato dalle differenze nella politica monetaria adottata da Stati Uniti ed Europa.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale a 95,20, un livello che non si registrava dal luglio 2017.
La richiesta di dollaro è stata incoraggiata dalle parole di ieri del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che ha ribadito che la probabilità di continui aumenti graduali dei tassi resta alta.
Sul mercato dei bond, il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni USA si attesta al 2,91%.
Gli investitori avranno pochi dati economici da seguire quest’oggi: sono previsti infatti il report settimanale sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, la lettura della Philly Fed sull’attività manifatturiera di giugno e l’indice di aprile sui prezzi delle case FHFA.