Il team International Equity di Morgan Stanley (NYSE:MS) IM esamina i rischi collegati al nuovo debito societario cinese alla luce del ruolo più moderato dello shadow banking. Focus sui beni di consumo primari e sulla sanità
Gli investitori azionari stanno monitorando con attenzione diversi pericoli: il rallentamento della crescita globale, la dinamica dei tassi negli Usa, la guerra commerciale Usa-Cina. C’è un ulteriore rischio che gli investitori farebbero bene a non trascurare, ossia il debito societario cinese. Si tratta ti un argomento che il team International Equity di Morgan Stanley Investment Management (MSIM) tiene costantemente sotto osservazione per valutarne i potenziali rischi.
UN PO’ DI STORIA
In base ai calcoli effettuati dalla Federal Reserve Bank di St. Louis, tra il quarto trimestre del 2008 e il primo trimestre del 2017, il credito totale del settore privato cinese è quasi raddoppiato rispetto al Pil, passando dal 115% al 207%. Il team di MSIM condivide l’opinione emersa nel documento del gennaio 2018 dell’Fmi (Fondo Monetario Internazionale) per il quale “l’esperienza internazionale suggerisce che una crescita così rapida non è sostenibile ed è tipicamente associata a una crisi finanziaria e/o a un forte rallentamento della crescita”...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge