di Angelo Amante
ROMA (Reuters) - La designazione di Claudio Borghi e Alberto Bagnai alla guida delle commissioni Bilancio della Camera e Finanze del Senato consegna all'ala della maggioranza più critica su euro e unione monetaria due organismi chiave per le scelte di fondo della politica economica nazionale.
In coincidenza con la nomina degli economisti euroscettici della Lega, si è registrato un allargamento dello spread tra Btp e Bund e un peggioramento dei titoli bancari.
"Dato che tutti sapevano che saremmo stati nominati, questa è la dimostrazione che (i mercati) non sono capaci di ottenere informazioni ovvie o non sono capaci di incorporarle nei prezzi", ha commentato Bagnai in un tweet. Mentre Borghi ha detto: "Sono stato eletto con più voti rispetto alla nostra maggioranza. Grazie. Cercherò come sempre di rappresentarvi al meglio".
I regolamenti parlamentari danno ai presidenti di commissione la facoltà di stabilire l'ordine del giorno delle sedute. "Sono decisivi nella accettazione e nell'eventuale rigetto di emendamenti" da ammettere durante la discussione dei disegni di legge, compreso quello di bilancio, spiega Francesco Clementi, docente di Diritto pubblico comparato all'Università di Perugia e alla Luiss di Roma.
I presidenti delle commissioni Finanze e Bilancio gestiscono inoltre le audizioni della Banca d'Italia e degli altri soggetti economici, che spesso accompagnano l'adozione di provvedimenti significativi in materia bancaria e fiscale, oltre che della stessa legge di Bilancio.
Sebbene chi guida le commissioni abbia un'influenza sui lavori parlamentari, le principali leve della politica economica sono tuttavia nelle mani del governo. "Non vedo una correlazione diretta [tra i timori degli investitori] e le nomine [di Borghi e Bagnai]. Ribadisco che il Paese è solido", afferma il deputato del Pd Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera nella scorsa legislatura.
Il vero rischio è una scarsa sintonia tra il ministro dell'Economia Giovanni Tria, che ha ribadito la necessità di ridurre il debito pubblico e i due economisti leghisti. "Allo stato dei fatti potrebbe esserci una dialettica complicata [tra il Tesoro e le commissioni parlamentari]..rischiano di essere di opposizione al governo", commenta una fonte del Pd con dei trascorsi in commissione Bilancio.
A Borghi e Bagnai si affiancano Carla Ruocco e Daniele Pesco, entrambi M5s, eletti presidenti della commissione Finanze di Montecitorio e della Bilancio di Palazzo Madama.
((In Redazione a Roma Francesca Piscioneri, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 02 66129809, Reuters Messaging: angelo.amante.thomsonreuters.com@reuters.net))Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon la parola “Pagina Italia” o “Panorama Italia”