Investing.com – La Banca Centrale Europea (BCE) ha dato inizio al vertice di politica monetaria questo mercoledì; gli investitori si chiedono se il Presidente dell’autorità monetaria europea Mario Draghi annuncerà o meno un’estensione del programma di acquisti.
Nonostante non si prevede alcun intervento sui tassi di interesse attualmente allo 0% o sul tasso di deposito attualmente a -0,4% in conclusione al vertice domani alle 7:45AM ET (11:45AM GMT), gli operatori saranno concentrati sulla conferenza stampa di Draghi 45 minuti dopo.
Con l’inflazione della zona euro molto al di sotto del target del 2%, gli esperti credono che Draghi dovrà estendere l’attuale piano di acquisti oltre la data del marzo 2017 e portarlo oltre il target di 1,7 mila miliardi di euro (1,9 mila miliardi di dollari). Il piano di acquisti della BCE è attualmente a 80 miliardi di euro al mese (90 miliardi di dollari).
Tuttavia gli esperti sono divisi sull’eventuale annuncio da parte di Draghi di questa decisione. Secondo un recente sondaggio Bloomberg oltre l’80% degli economisti si aspetta un intervento nel corso dell’anno, ma meno della metà prevede che questo avverrà domani. Il resto prevede un intervento durante il prossimo vertice di ottobre o di dicembre.
Sebbene non siano attese altre decisioni di politica monetaria, gran parte degli economisti prevede che Draghi manterrà un approccio cauto verso ulteriori allentamenti.
La BCE potrebbe intervenire sulle restrizioni agli acquisti di bond
Alcuni esperti suggeriscono che il principale ostacolo alle future manovre della BCE è la scarsità di assets da acquistare.
Gli analisti della Nordea hanno indicato che la BCE potrebbe terminare i bond della zona euro acquistabili alla dine dell’anno, a meno che non intervenga sulle restrizioni imposte.
Il problema maggiore è il fatto che la BCE abbia imposto un limite al rendimento al tasso di deposito negativo dello 0,4%, ma TD Securities calcola che il 28% dei bond della zona euro ed il 66% dei bond tedeschi hanno un rendimento inferiore a tale livello.
“Anche per la Finlandia a questo livello di rendimento la BCE può comprare per altri sei mesi”, ha dichiarato in una nota Société Générale.
“Un ulteriore ribasso del rendimento potrebbe ridurre questo orizzonte, di conseguenza la BCE potrebbe voler essere preventiva”, avvisano gli analisti.
Un’altra possibilità potrebbe essere quella di eliminare il tetto autoimposto dalla BCE di non acquistare più del 33% di ciascun tipo di bond.
Sebbene non sia molto probabile che questo passo venga fatto ora, la BCE potrebbe infine eliminare la norma che stabilisce il totale degli acquisti da ogni paese in rapporto alla propria economia.