Versione originale di Laura Sánchez – traduzione a cura di Investing.com
Investing.com - I mercati europei stanno cercando di chiudere una settimana molto volatile in verde, tenendo conto delle dichiarazioni ultra ‘dovishì’ di Jerome Powell, presidente della Fed, all'inizio della settimana, e dopo le parole di Mario Draghi, presidente della BCE, che non hanno convinto proprio tutti, soprattutto il settore bancario.
La BCE "ha deluso tutti perché si è notato che si stanno mettendo di lato, posizione che tutti sapevano che sarebbe stata assunta proprio a causa della partenza di Draghi prevista per il prossimo ottobre. Se la BCE prendesse nuove misure per compensare l'impatto negativo della guerra commerciale, lascerebbero il prossimo governatore con le mani legate, quindi al momento non stanno facendo nulla di nuovo nella speranza che sia sufficiente", dice José Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets.
Tono del discorso di Mario Draghi
"C'è ancora una classica atmosfera di negatività sull'economia con la speranza che si arrivi all’abbassamento dei tassi di interesse. Ieri la BCE ha deluso il mercato, dando l'immagine di essere molto guardinga, o che non voglia prendere le misure necessarie fino a quando non arriverà l’addio di Draghi e la sua sostituzione in ottobre porterà ad una la linea dura che sarà seguita dal suo successore", aggiunge Cárpatos.
Draghi, infatti, ha suggerito: " la BCE ha aumentato la possibilità di tagli ai tassi di interessi a al riavvio del QE", secondo Renta Markets.
TLTRO III
La BCE non ha "convinto" del tutto i mercati, in particolare gli investitori che continuano a scommettere sul settore bancario europeo. Ci aspettavamo maggiori dettagli dalla BCE per quanto riguarda la progettazione dei TLTRO, oltre a optare per un sistema che penalizza meno le banche mantenendo i depositi nella banca centrale stessa", dicono in Link Securities.
Lo stesso parere è espresso in Renta Markets: "i dettagli sul nuovo TLTRO questa volta non sono così generosi come ci si aspettava”.
In questo nuovo ciclo di raccolta, come dettagliato in Banca March, "le banche potranno contrarre prestiti dalla BCE ad un tasso che potrebbe raggiungere il -0,3% (ossia che l'autorità monetaria pagherebbe le banche per prestare loro prestiti) quando il volume dei loro prestiti concessi all'economia reale è superiore del 2,5% rispetto al febbraio scorso.
Tuttavia, "le banche che non riesciranno ad aumentare i loro prestiti all'economia reale riceveranno meno gratificazione e potrebbero persino dover pagare un tasso di interesse dello 0,1% per questa liquidità", dicono questi esperti.
Analogamente, da Banca March sottolineano altre limitazioni alle richieste di liquidità, che renderanno difficile per le banche accedere ai nuovi TLTRO. "In particolare, le banche potranno richiedere solo il 30% del volume di credito ammissibile, includendo in questo calcolo i fondi che le banche detengono da precedenti iniezioni (TLTRO II). Questa decisione penalizza soprattutto le banche spagnole e italiane, che potranno accedere a meno fondi".
Tassi di deposito
In Renta 4 si precisa che, per quanto riguarda il potenziale scaglionamento del tasso sui depositi (attualmente a -0,4%), "Draghi ha negato che i tassi negativi stiano avendo un impatto sfavorevole sulle banche, quindi lo scaglionamento è praticamente escluso, cosa che si è già vista, dato il disaccordo che esisteva in seno alla BCE".
Questi esperti aggiungono che questa notizia, insieme alla possibilità di un tasso di deposito ancora inferiore a quello attuale, "è stata ricevuta con un calo dei prezzi del settore bancario, con la conseguente pressione al ribasso sugli indici".