(Elimina storia con firma errata)
di francesca landini
12 settembre (Reuters) - Un'altra seduta da dimenticare per Piazza Affari, che lascia sul terreno quasi il 4%, trascinata al ribasso dalle due principali banche italiane, in calo di oltre il 9% a causa del rischio-paese.
"Sia Intesa che Unicredit hanno un price to book al di sotto dello 0,30...ma oramai qui il rischio è paese" spiega Lorenzo Batacchi, equity trader di Banca Popolare dell'Emilia Romagna.
"Il problema è ovviamente di tutta Europa: se la barca affonda, affondano sia quelli che sono in prima classe sia quelli che sono in seconda....in genere quelli in seconda però affondano prima...non per niente il nostro indice è il peggiore di quelli europei dall'inizio dell'anno", aggiunge Battacchi.
"Da un problema finanziario siamo passati ad un problema politico....il fatto è che non si vede la luce in fondo al tunnel", conclude l'operatore.
Gli investitori sembrano infatti temere che non si stia facendo abbastanza per arrivare a una soluzione permanente per la crisi del debito della zona euro.
Sull'azionario europeo ha pesato la minaccia di Moody's di un downgrade di tre grandi banche francesi e l'asta di Bot questa mattina ha visto un rendimento dei titoli a 12 mesi sui massimi da tre anni.
Il FTSE Mib ha chiuso in calo del 3,89% a 13.474,14 punti, peggio dell'indice europeo FTSEurofirst 300 , che ha perso il 2,52%. L'indice ha rinnovato il minimo dalla sua creazione (ovvero 1 giugno 2009) a 13.398,39 punti. L'AllShare ha perso il 3,62%, lo Star il 2,09%.
Volumi per un controvalore di 2,4 miliardi.
* Profondo rosso per Unicredit , che cede il 10,91%, a 0,6860 euro. Segue a breve distanza Intesa Sanpaolo a -9,54%. Ribassi che si vanno a sommare a quelli già pesanti di venerdì, quando entrambe avevano ceduto oltre l'8%.
* Gli altri bancari hanno registrato perdite in linea con lo stoxx europeo (-4,56%) o inferiori. Ad esempio MPS ha ceduto l'1,63%, Pop Milano l'1,95%.
* Anche FONDIARIA SAI ha registrato un forte ribasso. (-8%).
* Sull'indice principale, resistono alle vendite solo STM (+0,48%) e BULGARI , ancorata al prezzo d'Opa.
* Tra i titoli più piccoli balza OLIDATA (+5,7%),con volumi monstre.