Si prevede che la Riksbank svedese abbasserà ulteriormente il suo tasso di riferimento al 2,5%, una mossa in linea con le previsioni di consenso. Questo seguirebbe un significativo taglio di 50 punti base a novembre. La banca centrale, che aveva ridotto aggressivamente i tassi insieme alla Bank of Canada, sta vedendo risultati positivi dai suoi aggiustamenti di politica monetaria.
L'economia svedese sta vivendo una ripresa, in particolare nel mercato immobiliare, dove i mutui a tasso variabile sono prevalenti. La riduzione dei tassi di interesse ha portato a una ripresa del sentiment, un aumento delle transazioni e un rialzo dei prezzi delle case, che ora crescono a un tasso di quasi l'8% su base annua. Inoltre, la fiducia dei consumatori è tornata ai livelli pre-pandemia.
Anche le condizioni occupazionali in Svezia hanno mostrato segni di stabilità, con il tasso di disoccupazione che ha smesso di salire e i livelli di licenziamenti che si sono stabilizzati, sebbene ancora leggermente superiori alle medie pre-Covid. Nonostante questi miglioramenti, la Riksbank potrebbe non essere pronta a fermare i tagli dei tassi, poiché la fine del ciclo di riduzione potrebbe essere vicina.
La crescita economica della Svezia rimane modesta, come riflesso negli ultimi dati sul PIL. Il consumo delle famiglie è stato debole, nonostante il miglioramento del sentiment dei consumatori. I dati sull'inflazione hanno superato le precedenti previsioni della Riksbank di settembre, ma c'è poca aspettativa per un aumento significativo nel 2025.
Le imminenti negoziazioni salariali primaverili dovrebbero produrre risultati in linea con l'obiettivo di inflazione del 2% della Riksbank, date le moderate aspettative di inflazione sia da parte dei datori di lavoro che dei dipendenti.
Considerando i rischi posti dalle tensioni commerciali globali, in particolare quelle derivanti dalle politiche commerciali di Donald Trump, e l'economia svedese dipendente dalle esportazioni, si prevedono ulteriori tagli dei tassi.
Gli analisti di ING prevedono non solo una riduzione questa settimana, ma anche due ulteriori tagli il prossimo anno, potenzialmente portando il tasso di riferimento al 2%. La proiezione aggiornata dei tassi di interesse della Riksbank, attesa per questa settimana, probabilmente rifletterà questa traiettoria.
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