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Spread, Messina (Intesa Sanpaolo): parole Tria andavano dette un mese fa per evitare tensioni

Pubblicato 20.06.2018, 14:55
© Reuters.  Spread, Messina (Intesa Sanpaolo): parole Tria andavano dette un mese fa per evitare tensioni
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TORINO (Reuters) - Il Ceo di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) Carlo Messina ha detto che le parole pronunciate ieri dal ministro dell'Economia Giovanni Tria, se dette un mese fa, avrebbero evitato che lo spread Italia-Germania mettesse a segno un forte allargamento.

Ieri, nel suo primo intervento alla Camera, Tria ha detto che l'Italia si impegna a ridurre il debito pubblico e negoziare con l'Europa livelli di deficit che consentano di sostenere, tramite gli investimenti pubblici, un'economia in crescita ma "a ritmi più contenuti che nel 2017". Tria ha poi aggiunto che il consolidamento di bilancio e una dinamica decrescente del rapporto debito/Pil sono condizioni necessarie per mantenere e rafforzare la fiducia dei mercati finanziari.

"Il ministro Tria ha detto ieri cose che andavano dette un mese fa" ha detto Messina intervenendo a un convegno a Torino, aggiungendo che così si sarebbero evitati all'Italia i problemi visti sui mercati nelle scorse settimane.

Da metà maggio infatti l'Italia è stata protagonista di forti tensioni sui mercati finanziari con lo spread tra i rendimenti Italia-Germania sul tratto decennale spintosi fino a 324 punti base.

"Se contrastiamo il debito, il deficit non può essere un tabù, se può consentire l'accelerazione dello sviluppo", ha detto il Ceo di Intesa.

Messina ha ricordato che il debito pubblico deve essere ridotto sottolineando la necessità di fare maggiori investimenti pubblici che consentano di dare una risposta ai problemi occupazionali.

A margine dello stesso convegno Messina ha ribadito la necessità per l'Italia di mantenere il controllo del debito pubblico.

"Se non ci sarà la riduzione del debito pubblico, la riduzione del quantitative easing mi preoccupa, ma se la visione è quella ribadita ieri dal ministro Tria, di procedere con la riduzione del debito, la riduzione del Qe non mi sembra preoccupante" ha dichiarato. "Se il trend è la riduzione del debito, dato che l'Italia ha 10 trilioni di risparmi, di nuovo la riduzione del Qe non mi preoccupa".

Al termine della riunione di politica monetaria della settimana scorsa la Bce ha annunciato che il proprio programma di acquisti asset terminerà alla fine di quest'anno.

(Gianni Montani)

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