Draghi ha confermato che l’espansione monetaria proseguirà ancora a lungo. La nuova edizione delle Tltro sembra studiata per indurre le banche a richiedere altra liquidità solo quando davvero necessario
La Bce ha mantenuto un profilo molto accomodante e ha ancora utilizzato in modo significativo strumenti già noti ma potenziati come la forward guidance (gli annunci in tema di politiche monetarie, ndr), inviando ai mercati dei nuovi messaggi rassicuranti per fronteggiare il contesto dei nuovi rischi globali legati alla guerra commerciale e al processo di Brexit che ancora grava come elemento di incertezza sulle prospettive dell’Europa.
E’ questa, in estrema sintesi, il giudizio espresso da Maria Paola Toschi, Executive Director Market Strategist di J.P.Morgan Asset Management, sul meeting di giovedì della Bce. L’esperta ha passato in rassegna tutti i principali punti toccati dal governatore nella conferenza stampa, specificando per ognuno di essi le differenze rispetto alle attese e le implicazioni sui mercati.
FORWARD GUIDANCE
Il primo punto riguarda l’allungamento dell’orizzonte temporale della forward guidance che proietta l’attuale livello minimo dei tassi a tutto il primo semestre del 2020. “È la seconda volta in pochi mesi che la prospettiva di tassi fermi viene spostata di un semestre. La volta precedente è successo a marzo, quando la Bce ha annunciato il nuovo round di misure espansive con un pacchetto di interventi che a giugno sono stati ancora potenziati” specifica Paola Toschi. La banca centrale ha infatti lasciato intendere che un taglio dei tassi non è da escludere se il contesto economico lo dovesse rendere necessario o anche una ripresa del programma di acquisto dei titoli sui mercati potrebbe essere valutato...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge