MILANO (Reuters) - Un titolo di debito europeo privo di rischio, emesso dall'European Stability Mechanism (Esm), i cui fondi sarebbero impiegati come prestiti ai singoli stati membri per il rifinanziamento del debito pubblico darebbe un contributo significativo alla stabilità finanzaria in Europa.
Lo dice il presidente della Consob Paolo Savona nel suo discorso preparato in occasione dell'incontro annuale in corso a Milano.
Di recente anche il premier Giuseppe Conte e il governatore di Banca d'Italia Ignazio Visco hanno caldeggiato l'emissione di un safe asset europeo.
Savona ricorda che anche la Commissione europea ha emesso un comunicato sul futuro della zona euro, "nel quale indica la nascita di un safe asset, parte essenziale del completamento dell'unione bancaria, precisando che va definita in parallelo con ogni possibile scelta sul trattamento regolatorio dei titoli sovrani nei portafogli delle banche".
E a questo proposito Savona osserva che "sarebbe grave" se la scelta risolvesse i problemi di stabilità monetaria ma "ne creasse di nuovi per la stabilità finanziaria".
"L'unico safe asset esistente oggi in Europa è di fatto il Bund tedesco. Il sistema è asimmetrico, dato che l'emissione è controllata da un solo paese, ma la domanda viene da tutti i membri dell'unione monetaria. Tale asimmetria è un fattore di instabilità del sistema finanziario dell'eurozona", dice il presidente di Consob.
"La liquidità europea che non riesce a essere assorbita dai Bund è spinta verso l'esterno, principalmente verso i Treasuries americani, la cui offerta è in espansione e i rendimenti crescenti", spiega Savona.
"Un 'European safe asset' alternativo ai Bund e ai Treasury migliorerebbe la razionalità distributiva della creazione monetaria, governerebbe alcuni disturbi alla stabilità finanziaria, anche provenienti dai debiti sovrani in eccesso, attenuerebbe le divergenze nei tassi di interesse all'interno dell'eurozona", afferma Savona.
Secondo il presidente Consob il titolo potrebbe essere emesso dall'Esm "con le caratteristiche richieste da tutti gli investitori globali di liquidità e l'euro ne risulterebbe rafforzato come valuta internazionale".
I fondi raccolti con i safe asset potrebbero essere utilizzati dall'Esm "per concedere prestiti agli stati membri che disporrebbero di una fonte alternativa e a basso costo per il rifinanziamento del loro debito pubblico".
"Per un corretto avvio dell'iniziativa va preso atto che la Ue rifugge dalla mutualizzazione dei rischi finanziari nazionali e pertanto il credito va concesso se il percipiente accetta la clausola di rimborso privilegiato", prosegue Savona.
(Gianluca Semeraro)
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