L’intervento delle banche centrali allontana il rischio di una crisi finanziaria globale. La prossima settimana l’attenzione si sposta sulla fase 2, con le misure dei governi per far ripartire alcuni settori dell’economia
I mercati finanziari hanno accolto positivamente le notizie più positive delle ultime settimane sul fronte del rallentamento dei nuovi casi di Covid-19. A rasserenare gli umori degli investitori ha contribuito anche la Fed, con interventi decisi per controllare i rischi sul credito legati alla crisi. “Il rally ha addirittura comportato la riduzione dei rischi di default delle obbligazioni societarie incorporati nei prezzi”, commenta Stefan Rondorf, Senior Investment Strategist, Global Economics & Strategy di Allianz (DE:ALVG) Global Investors.
PETROLIO, L’ACCORDO NON BASTA
Il 12 aprile l’Opec+ ha trovato un accordo, sul taglio di 9,7 milioni di barili al giorno, dimostrando una capacità di azione inimmaginabile sino a poche settimane fa. Questo ha avuto l’effetto di aumentare i prezzi nei giorni successivi, ma le quotazioni del greggio sono tornate in picchiata, con il Wti attorno ai 18 dollari al barile e con il Brent sotto i 28 dollari. “L’intesa è motivata dal drammatico collasso della domanda”, aggiunge Rondorf, anche se per ora l’accordo “sembra sufficiente a mitigare i rischi di ulteriori ribassi del prezzo del greggio”...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge