Investing.com - Dopo la svolta hawkish di giovedì, secondo Goldman Sachs Group Inc (NYSE:GS) la BCE aumenterà di 50 pb i tassi d'interesse sia a settembre che a ottobre "prima di rallentare a 25 pb a dicembre".
Il colosso degli investimenti prevede che il tasso terminale dell'1,75% "sarà raggiunto già a marzo 2023".
"Mentre un più rapido accumulo di effetti di secondo impatto potrebbe comportare un inasprimento più rapido a settembre", spiegano in una nota la banca Usa, "la minaccia residua di ulteriori interruzioni del flusso di gas russo e la possibilità di un nuovo stress sovrano distorcono i rischi per il percorso dei tassi della BCE al ribasso, soprattutto al di là del prossimo alla scadenza".
In merito al nuovo (?) programma TPI, la mancanza di chiarezza sulle condizioni di attivazione suggerisce che "gli operatori di mercato potrebbero mettere alla prova la determinazione della BCE, soprattutto nel contesto di una maggiore incertezza politica in Italia".
Inoltre, come riferito da fonti a Reuters, i policymaker non hanno discusso delle turbolenze del secondario italiano e non prevedono di utilizzare a breve lo scudo antispread appena presentato in specifico per il contesto italiano.
Secondo l'agenzia di stampa, l'Eurotower non prevede al momento di utilizzare il Tpi per acquistare Btp, affrontando eventuali allargamenti disordinati dello spread tra Btp e Bund utilizzando i proventi del programma Pepp.
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