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BCE, la svolta aggressiva pone un problema di credibilità

Pubblicato 22.07.2022, 09:50
© Reuters.

Di Alessandro Albano

Investing.com - La scelta della BCE di aumentare i tassi d'interesse di 50 punti base per combattere l'inflazione record (+8,6%) ha trovato le opinioni contrastanti di diversi osservatori. Tra chi ha applaudito la scelta coraggiosa e tra chi ritiene che l'aver tradito la forward guidance di giugno ponga un problema di credibilità per la banca di Francoforte.

Dopo aver stressato, e messo per iscritto, la gradualità del rialzo dei tassi, la stessa presidente Lagarde ha affermato nella conferenza stampa di giovedì che "data la decisione presa oggi, la forward guidance per settembre non è più applicabile", e che la banca sarà "dipendente dai dati" per i prossimi rialzi.

L'altra novità annunciata dalla BCE riguarda il nuovo kit di strumenti anti-frammentazione, in pratica un programma di acquisto di obbligazioni per tenere a bada i rendimenti sovrani in Italia e in altri Paesi europei, molto simile al programma OMT di Mario Draghi.

"La BCE ora dipende al 100% dai dati. Ancora una volta, non è una brutta cosa alla fine quando nessuno ha la più pallida idea di dove sarà l'inflazione tra 6 mesi", ha affermato Frederik Ducrozet, Head of Macroeconomic Research di Pictet WM.

Inoltre, secondo Ducrozet, "un aumento a sorpresa di 50 punti base potrebbe essere stato lanciato come concessione ai falchi in cambio di uno strumento anti-frammentazione più audace". "Non ne siamo convinti, ma se così fosse, alla fine potrebbe essere una buona notizia per i mercati", ha aggiunto.

Della stessa opinione Davide Serra, Ceo di Algebris Investments, il quale in un'intervista a Class CNBC ha detto che un rialzo simile doveva avvenire "già lo scorso anno, visto che le pressioni inflazionistiche erano ovvie".

"Hanno dimostrato che ora guardano ai dati, e non a quello che pensano, che è la cosa migliore", ha precisato Serra, aggiungendo che lo strumento TPI "esisteva già con il nome di OMT".

Di altra opinione Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM: "Il fatto che la BCE si sia mossa con un rialzo dei tassi più aggressivo di 50 pb, contrariamente a quanto segnalato in precedenza, suggerisce che la guida della BCE stia perdendo credibilità".

L'economista si aspetta ora "altri due rialzi dei tassi di 50 punti nelle prossime riunioni di settembre e ottobre, e poi una pausa".

In termini di asset allocation, Mirabaud mantiene la view "prudente sui titoli azionari globali e confermiamo il nostro outlook negativo per i titoli dell'Eurozona, dove manteniamo una posizione sottopesata", dal momento che tutto questo sta avvenendo "in un contesto di significativo rallentamento economico, di politica monetaria meno accomodante e di incertezza politica intraeuropea".

Under-weight anche per quanto riguarda il reddito fisso. "Pensiamo che i tassi d'interesse delle obbligazioni sovrane possano aumentare ulteriormente", pga evidenziato Jung, agggiugnendo che per quanto riguarda l'euro, "confermiamo la nostra visione ribassista e manteniamo la nostra visione negativa sull'euro rispetto alle principali coppie di valute, tra cui il dollaro USA, il franco svizzero e lo yen giapponese. È probabile che l'euro si indebolisca a causa delle incertezze crescenti".

Leggi anche: Sorpresa BCE: tassi aumentati di 50 pb e strumento anti-spread ; Ecco il piano Lagarde contro lo spread

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