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BCE, greggio a $120, boom Didi - Cosa sta succedendo sui mercati

Pubblicato 06.06.2022, 13:05
Aggiornato 06.06.2022, 14:08
© Reuters
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Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano 

Investing.com - L'inflazione ai massimi in 40 anni sta mettendo molta pressione ai Dem americani in vista delle elezioni di midterm di questo inverno. In Cina, i regolatori allentano la presa sul settore tecnologico con l'economia che subisce le conseguenze dei lockdown, mentre la BCE corre in salvataggio dei bond periferici. Il greggio supera i 120 dollari, e a Londra si vota la sfiducia al governo Johnson. Ecco le notizie principali di questo lunedì: 

1. Dem preoccupati da inflazione

Il presidente Usa Joe Biden e i Democratici stanno cercando in tutti modi di frenare la spirale inflazionistica in vista delle elezioni di medio termine del prossimo novembre. 

Secondo quanto affermato dal segretario al Commercio Gina Raimondo alla CNN, Washington sta cercando di rimuovere "alcune delle tariffe sulle importazioni cinesi" imposte da Donald Trump per "ridurre le pressioni sui prezzi dei beni per la casa", mentre resteranno in vigore le sovrattasse su acciaio e alluminio. 

Un'altra notizia importante arriva dall'America Latina. Il Dipartimento di Stato Usa ha dato il via libera ad Eni (BIT:ENI) e Repsol (BME:REP) per  iniziare a spedire petrolio venezuelano in Europa a partire da luglio per compensare la progressiva assenza di greggio russo, due anni dopo le sanzioni imposte al Paese guidato da Maduro. 

2. Fine indagini su Didi (NYSE:DIDI)

Boom di Didi Global nel pre-market odierno (+53%) dopo che, secondo il Wall Street Journal, le autorità di regolamentazione cinesi sarebbero pronte a rimuovere il divieto sull'aggiunta di nuovi utenti imposto alla società di ride-hailing e ad "altre due società tech quotate negli Stati Uniti quali Full Truck Alliance (NYSE:YMM) e Kanzhun (NASDAQ:BZ).

Il giro di vite sulle società tech ha causato un forte mal di testa agli investitori visto che NASDAQ Golden Dragon China ha perso il 51% in un anno. Tuttavia, secondo Chen Da di HHSC Assets, "la repressione tecnologica in Cina potrebbe essere nelle fasi finali dopo le notizie di oggi". 

"La notizia arriva come l'alba per ADR e titoli tecnologici. L'indagine su Didi è stato un incidente importante l'anno scorso, che ha avviato la spirale al ribasso per le azioni tecnologiche e gli ADR di Hong Kong, quindi una conclusione è necessaria per porre fine ai problemi", ha detto Da a Bloomberg.

3. BCE salva bond

Forte cało dei rendimenti delle obbligazioni europee in vista del meeting BCE di questa settimana: Il BTP decennale è tornato sotto il tasso del 3,4%, mentre il Bund a 10 anni rende meno dell'1,27%. 

Secondo quando riportato dal Financial Times, Francoforte potrebbe introdurre una misura per "salvare" i bond dei Paesi più indebitati una volta terminati gli acquisti obbligazionari da parte della banca, per non rischiare la "frammentazione finanziaria" dell'Ue. 

Parallelamente, Lagarde & Co. potrebbero chiarire il percorso dei tassi d'interesse da qui a fine anno, con molti osservatori che puntano ad un aumento di 25 punti base nelle riunioni di luglio e settembre, ma aumentano le voci di chi vede un rialzo di 50 punti base nel meeting del prossimo mese. 

4. Greggio oltre i 120 dollari 

I prezzi dell'oro nero hanno di nuovo superato i 120 dollari al barile questa mattina dopo che l'Arabia Saudita ha aumentato i prezzi del per il mese di luglio, eclissando la decisione dell'OPEC+ di aumentare i livelli di produzione per sopperire alla mancanza di raffinati russi.

L'Arabia Saudita ha aumentato il prezzo ufficiale di vendita (Osp) di luglio per il greggio leggero arabo verso l'Asia di 2,10 dollari rispetto a giugno a un premio di 6,50 dollari, mentre il cartello dei paesi produttori ha aumentato la produzione di 648.000 barili al giorno. 

Citibank e Barclays (LON:BARC) hanno alzato le previsioni sui prezzi per il 2022 e il 2023, affermando di aspettarsi "un calo della produzione e delle esportazioni russe di circa 1-1,5 milioni di barili al giorni entro la fine del 2022". 

5. Voto di sfiducia in UK 

Il Primo Ministro britannico Boris Johnson affronterà un voto di sfiducia da parte dei Membri del Parlamento del suo stesso partito, secondo quanto confermato da un legislatore Conservatore questo lunedì, a seguito dei recenti scandali che lo hanno riguardato in prima persona. 

Sir Graham Brady, presidente del Comitato 1922, ha riferito ai deputati da lui rappresentati di aver ricevuto abbastanza lettere dai legislatori del partito da indire la votazione, che si terrà questo lunedì, tra le 19:00 e le 21:00 CEST.

In una lettera dell’ex Ministro al Tesoro Jesse Norman si legge che lo scontento del partito va ben oltre la questione delle feste illegali. Per Norman, “le attuali priorità politiche sono estremamente discutibili” e “una pianificazione giudiziosa è stata rimpiazzata da vuota retorica”. In rialzo la copia GBP/USD

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