Di Geoffrey Smith
Investing.com - La Banca Centrale Europea dovrà continuare ad alzare i tassi di interesse anche dopo la riunione di questo mese, alla luce della forte inflazione di fondo, ha dichiarato questo lunedì il capo economista della BCE Philip Lane.
“Le informazioni attuali sulle pressioni inflazionistiche sottostanti suggeriscono che sarà appropriato alzare ulteriormente i tassi dopo la nostra riunione di marzo”, ha detto Lane, una figura influente del direttorio della BCE con sede a Francoforte, in un discorso a Dublino, anche se non si è sbilanciato sulla portata di un ulteriore inasprimento oltre marzo.
“Anche se c’è stata una chiara inversione di tendenza nell’inflazione energetica e ci sono alcuni segnali di decelerazione per l’inflazione dei prodotti alimentari, lo slancio dell’inflazione core non è diminuito”, ha spiegato Lane, sottolineando che “lo slancio nella categoria dei beni rimane forte”.
I dati sull’inflazione al consumo di febbraio, superiori alle attese, in particolare l’inflazione core schizzata al 5,6%, la scorsa settimana hanno innescato un brusco selloff dei bond della zona euro, con gli investitori che hanno iniziato a mettere in conto l’eventualità che la BCE possa aumentare il tasso di deposito al massimo storico del 4% entro la fine dell’anno, per poi iniziare a invertire la rotta solo nel 2024.
La BCE ha praticamente deciso di aumentare di 50 punti base i suoi tre tassi di riferimento nella riunione del 16 marzo. Molti analisti hanno iniziato a prevedere un rialzo simile anche nella successiva riunione di maggio. I commenti di Lane, probabilmente la “colomba” più anziana della BCE, suggeriscono che a Francoforte non c’è molta resistenza a questa idea.