Di Alessandro Albano
Investing.com - La fine del PEPP e l'inizio di una nuova fase monetaria continuano a fare male agli spread obbligazionari dell'area euro, con diverse scadenze del Btp che hanno toccato i massimi biennali in termini di rendimento.
Sul mercato secondario, il titolo a due anni è balzato allo 0,4%, +50 punti base da inizio gennaio, il Btp Idecennale rende l'1,89% (+80 pbs YdT). Il differenziale sul Bund si è allargato a 160 punti base (poco sotto i 130 punti base dopo la rielezione di Mattarella), la differenza tra i titoli a due anni dei rispettivi Paesi si è allargata a 63 punti base (+20 punti base nell'ultima settimana).
L'impennata dei rendimenti nominali (quelli reali sono ancora negativi) è dovuta principalmente al cambio di atteggiamento della Banca centrale Europea sul fronte dei tassi, evidenziato dal cambio di linguaggio usato sia dalla presidente Lagarde in conferenza stampa sia dal comunicato che ha accompagnato la decisione.
Nel weekend, la conferma della svolta aggressiva della BCE - la prima dello scorso decennio - è arrivata dal presidente della banca centrale olandese e membro del consiglio direttivo Klaas Knot, il quale ha affermato che si aspetta un aumento dei tassi di interesse già nel quarto trimestre.
"Personalmente mi aspetto che il nostro primo aumento dei tassi avvenga intorno al quarto trimestre di quest'anno", ha detto. "Normalmente alzeremmo i tassi di un quarto di punto percentuale, non ho motivo di aspettarmi che faremo un passo diverso", ha aggiunto, con un secondo aumento che "seguirà in breve tempo, probabilmente nel primo trimestre del 2023".
Martisn Kazaks, governatore della banca centrale della Lettonia, ha provato a bilanciare le affermazioni del collega 'frugale' respingendo le scommesse di mercato su un aumento dei tassi a luglio in quanto implicherebbe un'uscita completa o tapering dal programma della Bce di acquisti di bond prima di quella data.
"Luglio implicherebbe un ritmo di tapering estremamente e improbabilmente rapido", ha sottolineato Kazaks, "ma in generale, nel contesto attuale, nominare un mese specifico sarebbe molto prematuro". Con l'euro che beneficia di questo contesto e consolida l'1,142 contro il dollaro, è attesa l'audizione di Lagarde alle 16:45 CET al Parlamento europeo.
Tra i titoli periferici, lo spread Bonos Bund è in aumento a 89 punti base, mentre tra il titolo di Atene e il tedesco la differenza è di +210 punti base.