Investing.com - Aumento del Btp decennale e salita dello spread sul Bund. Sono questi i primi effetti delle parole della presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde la quale, in conferenza stampa, non ha dato chiarezza sul percorso dei tassi d'interesse nel 2022.
Rispondendo ad una domanda, Lagarde ha affermato che rispetto a dicembre il quadro "è cambiato" e che la banca "sta raggiungendo i target d'inflazione" scegliendo di non pronunciare la parola "improbabile" parlando dei rialzi dei tassi.
"È probabile che l'inflazione rimanga elevata più a lungo del previsto, ma diminuirà nel corso di quest'anno. Rispetto alle nostre aspettative di dicembre, i rischi per le prospettive di inflazione sono inclinati al rialzo, in particolare nel breve termine", ha affermato, aggiungendo che "la situazione è davvero cambiata".
I prossimi meeting, ed in particolare quello di giugno, ha precisato l'ex Fmi, saranno "fondamentali" per capire il percorso dell'economia e della forward guidance, ma i mercati già prezzano un paio di aumenti dei tassi nel corso dell'anno a partire da giugno.
Con un'inflazione record al +5,1%, causata "dall'impatto diretto e indiretto di un aumento dei costi energetici", la banca centrale "continuerà ad osservare il percorso che abbiamo concordato e saremo graduali in ogni determinazione che prenderemo", ha detto in seguito.
Nel primo meeting dell'anno, l'Eurotower ha tenuto i tassi fermi tra lo 0% e il -0,5%, ma la politica sul costo dell'euro, ha avvertito la BCE nel comunicato, "può comportare un periodo transitorio in cui l’inflazione si colloca su un livello moderatamente al di sopra dell’obiettivo".
In seguito a quanto accaduto a Francoforte, il titolo italiano a dieci anni è balzato all'1,61% ai livelli del maggio 2020, mentre il differenziale sul Bund è aumentato a 146 punti base (+5,4%). Il Btp a 2 anni è salito allo 0,11% (in territorio negativo dal giugno 2020), mentre il titolo tedesco 10y è saldamente in positivo ad un rendimento dello 0,1425% (massimi da inizio 2019).
“La BCE ha mantenuto invariata la politica monetaria, ma il presidente Lagarde ha accennato con forza che durante la riunione di marzo avrebbero rivalutato la loro attuale posizione", ha affermato Sandra Holdsworth, responsabile dei tassi di Aegon AM.
"La banca ha anche rimosso una frase nella dichiarazione di accompagnamento secondo cui gli aggiustamenti della politica monetaria possono avvenire potenzialmente in entrambe le direzioni. Il presupposto è quindi che, se la politica monetaria cambia, si assume una posizione più restrittiva".
Questo è scontato sui mercati obbligazionari, ma l'entità, i tempi e lo strumento utilizzato non sono chiari. L'incontro di marzo rivelerà tutto, ma nel frattempo le speculazioni dilagano", aggiunge l'esperta.