Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano
Investing.com - Dopo un altro lunedì nero le Borse stanno cercando di recuperare parte delle perdite, mentre il petrolio resta sui massimi pluriennali dopo l'OPEC. Intanto in Cina, altre società sono sul rischio default dopo che Evergrande ha acceso i fari su un settore finanziariamente instabile. Prosegue la crisi energetica in Europa, con le indagini PMI che hanno evidenziato il rallentamento dell'attività economica nella regione. Ecco i principali marker mover di martedì:
1. Borse in ripresa
Azionario globale in ripresa martedì dopo le vendite della vigilia, con gli indici europei che hanno nuovamente beneficiato della rotazione in titoli ciclici e value. In calo anche il Dollaro, con rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni tornati sotto l'1,50%.
I futures indicano il Nasdaq 100 in rialzo di 76 punti, l'S&P 500 in positivo di 21 punti e +171 per il Dow Jones 30. Mentre in Europa, il DAX avanza dello 0,5%, il CAC segna il +1%, mentre a Milano il FTSE MIB scatta al +1,34% guidato dai rialzi del comparto bancario.
2. Petrolio ai massimi in 3 anni
I prezzi del greggio hanno registrato nuovi massimi in 3 anni dopo che l'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e i suoi principali alleati (in particolare la Russia) hanno respinto le richieste dei principali consumatori di aumentare i livelli dell'offerta.
Il cartello OPEC+ si è attenuto al calendario stabilito nella scorsa riunione di aumentare la produzione di 400.000 barili al giorno, prevedendo che la domanda globale rallenterà di nuovo l'anno prossimo.
I prezzi internazionali sono ora saldamente al di sopra degli 80 dollari, con i futures sul Brent a 82,42 dollari al barile e WTI a 78,56 dollari al barile.
3. Un altro default in Cina
Fitch Ratings ed S&P hanno messo gli occhi su Fantasia Holdings (HK:1777) e Sinic Holdings (HK:2103) (HK:2103) dopo che entrambe le società non hanno rispettato il rimborso di un'obbligazione con scadenza lunedì, accentuando i problemi derivanti dal flusso di cassa.
Fitch ha declassato Fantasia, cha ha "solamente" $12,8 miliardi di passività, a "CCC-" da "B", affermando che la situazione del flusso di cassa dell'azienda "potrebbe essere più seria di quanto ci aspettassimo in precedenza", con CCC- che rappresenta un "rischio di credito sostanziale" e una "reale possibilità di insolvenza".
S&P Global Ratings ha invece declassato Sinic Holdings da "CCC+" a "CC", citando le preoccupazioni sulla solvibilità del gruppo e affermando che la società, con $35 miliardi di debito netto e oltre $90 miliardi di liabilities, "è in serio rischio default".
Fronte Evergrande (HK:3333), il titolo è rimasto sospeso per il secondo giorno consecutivo a Hong Kong, insieme a quelle di Hopson Developments, la società che sta lavorando all'acquisizione del 51% di Evergrande Property Services Group (HK:6666).
4. La crisi energetica in Europa peggiora
Non si ferma la crisi energetica europea, con le società di servizi pubblici in forte competizione per le scarse forniture di gas naturale all'inizio della stagione invernale, mandando i prezzi di riferimento di Paesi Bassi e Regno Unito a picchi intraday del +15%. I futures sul gas naturale restano sui massimi storici in area $5,95 (+3.2%).
Intanto, il power crunch ha colpito anche gli impianti a carbone in Germania, mentre uno sciopero a Electricite de France (PA:EDF) sta riducendo anche la produzione del più grande generatore di energia del continente.
La tensione per le imprese è stata evidenziata dalle indagini PMI di IHS Markit, che hanno mostrato un rallentamento dell'attività economica rispetto ai livelli storicamente elevati di settembre.