Di Ambar Warrick
Investing.com - La banca centrale cinese ha mantenuto il suo tasso di riferimento sui prestiti ai minimi storici lunedì, mantenendo le condizioni monetarie ampiamente accomodanti, mentre il Paese si muove per sostenere una ripresa economica in fase di avvio e arginare le perdite dello yuan.
La People’s Bank of China (PBOC) ha mantenuto il suo tasso LPR a un anno al 3,65%, mentre il LPR a cinque anni, utilizzato per determinare i tassi ipotecari, è stato mantenuto al 4,30%. Entrambi i tassi di prestito hanno raggiunto i minimi degli ultimi due decenni.
La mossa era attesa dagli analisti. L’LPR viene deciso dalla PBOC sulla base delle considerazioni di 18 banche commerciali designate e viene a sua volta utilizzato come parametro di riferimento dalle banche private per l’offerta di prestiti.
La mossa della PBOC arriva anche nel contesto di un improvviso allentamento delle condizioni monetarie globali, dopo che la Federal Reserve e diverse altre banche centrali hanno annunciato misure di liquidità di emergenza per prevenire una potenziale crisi bancaria.
Alla fine della settimana scorsa, la Cina ha tagliato inaspettatamente di 25 punti base il suo coefficiente di riserva obbligatoria (RRR) per le banche, dando agli istituti di credito locali più liquidità da utilizzare per le operazioni. Ciò consente alle banche di abbassare i tassi di interesse e, insieme alle consistenti iniezioni di liquidità da parte della PBOC, si prevede un significativo allentamento delle condizioni monetarie.
Lo yuan cinese è salito leggermente nei confronti del dollaro, beneficiando anche delle scommesse su una Federal Reserve meno falco.
Il taglio del RRR dovrebbe preannunciare una potenziale riduzione del LPR quest’anno, mentre il Paese si muove per sostenere la crescita economica dopo la revoca delle misure anti-COVID all’inizio di quest’anno.
Finora gli indicatori economici hanno dipinto un quadro contrastante della ripresa cinese. Sebbene l’attività imprenditoriale sia tornata a crescere dopo l’abolizione delle restrizioni, il settore manifatturiero cinese continua a registrare risultati ben al di sotto delle proprie capacità.
Il Paese deve inoltre far fronte al rallentamento della domanda di beni cinesi all’estero a causa della debolezza delle condizioni economiche globali, che potrebbe mettere ulteriormente sotto pressione il settore manifatturiero.