Investing.com – Banca centrale europea sempre più pronta al 'whatever it takes' per arginare la crisi economica dovuta all'impatto del coronavirus. L'istituto centrale, infatti, si è detta pronta al “massimo impegno a fare tutto ciò che sarà necessario nell'ambito del proprio mandato per sostenere tutti i cittadini dell'area dell'euro in questo momento di estrema difficoltà”.
Pertanto, si legge nel bollettino ufficiale della BCE diffuso oggi, “il Consiglio direttivo è pertanto assolutamente preparato a incrementare l’entità del Pepp e ad adeguarne la composizione, nella misura necessaria e finché le circostanze lo richiederanno”.
Lo scorso marzo la BCE aveva tolto il limite iniziale di 750 miliardi di euro per gli interventi del nuovo 'Quantitative Easing', ovvero l'acquisto di titoli di Stato denominato Pepp, Pandemic Emergency Purchase Programme.
Inoltre, prosegue la BCE, “il Consiglio è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per far sì che l’inflazione converga stabilmente verso l’obiettivo perseguito, coerentemente con l’impegno a favore della simmetria”.
Le misure incisive e mirate di politica monetarie adottate dall'istituto centrale europeo “hanno fornito un sostegno essenziale all’economia dell’area dell’euro, in special modo ai settori più esposti alla crisi”, spiega la BCE.
In particolare, aggiungono dall'istituto centrale, le misure “agevolano le condizioni di liquidità e contribuiscono al flusso del credito a favore di famiglie e imprese, soprattutto delle piccole e medie imprese, nonché al mantenimento di condizioni finanziarie favorevoli per tutti i settori e in tutti paesi”.
Vista la crisi da coronavirus, concludono dalla BCE, il Consiglio direttivo proseguirà a cercare di assicurare “la trasmissione della politica monetaria a tutti i settori dell’economia e a tutti i paesi, nel perseguimento del suo mandato di stabilità dei prezzi”.
La crescita economica nell'eurozona
Il bollettino aggiorna anche sulle previsioni sull'economia, illustrando che “gli scenari di crescita elaborati dagli esperti della Bce indicano che quest’anno il Pil dell’area dell’euro potrebbe far registrare una caduta tra il 5 e il 12 per cento, su cui incideranno in modo decisivo la durata delle misure di contenimento e il buon esito delle politiche di attenuazione delle conseguenze economiche per imprese e lavoratori”.
“Questi scenari prevedono che, con la graduale rimozione delle misure di contenimento, si verificherà una ripresa dell’attività economica, la cui rapidità e portata restano tuttavia fortemente incerte”, aggiunge la Bce che osserva che “l’inflazione si è ridotta a seguito del brusco calo dei prezzi del petrolio e della lieve diminuzione dell’inflazione al netto dei beni energetici e alimentari”.